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Chi sta vincendo la guerra del Big Mac

Chi sta vincendo la guerra del Big Mac

È finito il primo atto della sfida tra Davide, ovvero la piccola catena di fast food irlandese Supermac’s, e Golia, ovvero la grande catena di fast food statunitense McDonald’s. E come nelle storie più belle a vincerlo è stato proprio il contendente meno famoso ma più tenace. L’oggetto della disfida, per chi si fosse perso la notizia, è il nome di uno dei panini più noti al mondo: il Big Mac. L’ EUIPO (ufficio dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale) ha stabilito infatti che il colosso americano non può più impedire ad altri di utilizzare “Big Mac” e “Mc” nei loro prodotti. Insomma, non si tratta di un marchio che meriterebbe l’estensione a livello paneuropeo.

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Don’t stop me now!

Pat McDonagh, che ha fondato i Supermac’s di Galway ben 41 anni fa, ha commentato con soddisfazione questa prima sentenza proveniente da Alicante dove l’ente europeo ha sede: “Questa è la fine del McBully” alludendo al tentativo dell’azienda americana di fermare la crescita del suo marchio al di fuori dei confini irlandesi dove conta già più di 100 esercizi. Per McDonagh, infatti, come riporta AFP, “McDonalds opera registrando nomi di marchi che poi vengono semplicemente archiviati e non usati”. Operazioni volte a contrastare l’ascesa dei futuri concorrenti.

Stando a quanto scrive il Telegraph, infatti, le azioni legali sono iniziate nel 2015 quando Supermac’s aveva iniziato a guardare con fiducia all’espansione verso la Gran Bretagna e l’Europa. Il nome di Supermac, del resto, non ha nulla a che vedere con il competitor d’oltreoceano ma riguarderebbe il soprannome con cui il fondatore era conosciuto, da giovane, nel campionato di calcio gaelico.

Respinte le prove di McDonald’s

Gli avvocati dell’azienda americana, con un documento di 41 pagine, avevano tentato di convincere l’ente europeo che il Big Mac, venduto in tutta Europa e molto conosciuto in rete, avrebbe meritato questo riconoscimento di esclusività ma l’EUIPO ha risposto che le prove in questione erano insufficienti. Secondo quanto scrive il Sole 24 ore, McDonald’s “non è riuscita a dimostrare l’uso effettivo del marchio in questione in tutta l’Ue per un periodo continuato di cinque anni”.

Il SuperMac potrà dunque sfidare il più noto BigMac, inventato dal franchiser italoamericano Jim Delligatti, senza incidere sulla storia e sulla forza del nome di quest’ultimo. McDonald’s potrà comunque fare appello per continuare una battaglia che, come detto, è appena iniziata ma che potrà scrivere una pagina importante in una questione da sempre molto dibattuta. 

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