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Classifica della qualità della vita in Italia, le città migliori sulle montagne del Nordest

Nella classifica 2018 di ItaliaOggi Bolzano è la città con la più alta qualità di vita, seguita da Trento e Belluno. Colano a picco Roma e altri 7 capoluoghi di regione, mentre la conferma è che nelle piccole città si vive meglio (e non solo al nord)

Sulla montagna del Nordest italiano si vive meglio. A confermarlo è la 20esima edizione dell’indagine sulla qualità della vita nelle province italiane realizzata da ItaliaOggi con l’Università La Sapienza di Roma, che per il secondo anno consecutivo piazza sul podio Bolzano, seguita da Trento e Belluno.

Dalla quarta alla decima posizione si trovano tutte città che hanno recuperato rispetto all’anno scorso, salvo una, Treviso, che è passata dalla sesta alla nona posizione. Al quarto posto Siena, che ha recuperato sette posizioni (era 11esima), seguita da Pordenone, che passa dalla nona alla quinta, e da Parma, che ha guadagnato una posizione rispetto al 2017 (era settima). In forte ascesa Aosta e Sondrio, rispettivamente al settimo e ottavo posto, partendo dal 18esimo e dal 16esimo della passata edizione. Decima Cuneo, che ha guadagnato tre posizioni.

Il 2018 complessivamente può essere considerato l’anno delle conferme, sia di alcune performance sia di alcune tendenze emerse nelle precedenti indagini. In primo luogo, è ormai regola che la qualità della vita in Italia è prerogativa delle piccole e medie città del Nord-Est e, in misura minore, del centro: nelle prime 35 posizioni della classifica solo Aosta fa eccezione. Tuttavia, si segnala anche che da qualche anno sta venendo meno la frammentazione della classica polarità Nord-Sud, come dimostra nel 2018 l’ascesa di Teramo e Matera nella prima metà della classifica. Altra tendenza che emerge dalla parte alta della graduatoria è che la città ideale ha mediamente 100 mila abitanti. Nelle prime 40 posizioni, infatti, solo Verona e Padova hanno poco più di 200 mila abitanti, mentre Brescia, Parma, Modena, Reggio Emilia, Bergamo, Trento, Forli, Vicenza, Bolzano e Piacenza ne hanno più di 100 mila, tutte le altre 28 città hanno un numero di abitanti inferiore. Una tendenza confermata, di converso, dalle (pessime) posizioni di classifica delle città più grandi: Milano è al 55° posto, Torino è al 78°, Roma all’85°, Palermo al 106° e Napoli al 108°. E la più grande di tutte, Roma, segna quest’anno un forte balzo all’indietro, perdendo 18 posizioni rispetto all’anno scorso, mentre le altre sono sostanzialmente stabili.

Tendenzialmente, comunque, nei capoluoghi di regione la qualità della vita è aumentata, salvo che in sette città: oltre a Bari e a Firenze, a Catanzaro (dal 92esimo al 95esimo posto), all’Aquila (dal 68esimo al 72esimo), a Potenza, che ha perso 20 posizioni (ora è 64esima), arretramento simile a Venezia (al 62esimo dal 41esimo posto). Anche la già citata Torino, al 78esimo posto, ha perso una posizione. Stabile invece la qualità della vita a Napoli (108) e a Palermo (106), che si mantengono sui medesimi livelli del 2017.

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