avvocatoinprimafila il metodo apf

Clima impazzito e stagioni alla rovescia: non è primavera ma i trombati ritornano

Si pensava fossero politicamente scomparsi. Ed invece riappaiono. Dall’ex ministro Pecorararo Scanio alla Biancaneve del Pd Alessandra Moretti. Ed invece ricompaiono come il re dei cambia casacche in Veneto Paolino D’Anna: Pd, Pdl e Fucsia

Ci sono epoche misteriose per cui, per qualche motivo, personaggi dati per morti e sepolti tornano improvvisamente alla ribalta. Spesso l’efficacia dialettica di questi personaggi è nulla o se preferite uguale allo ZERO. Esiste forse un complotto mediatico per cui la maggioranza intende annientare del tutto la minoranza?

Anche oggi in tivù su La7 imperversava Alfonso Pecorario Scanio ex ministro del Governo Prodi, verde ed ambientalista. Di lui ci si ricorda che usò l’aereo di Stato per partecipare ad un convegno mondiale dei Verdi sembra in Africa. Per il resto una figura scomparsa (politicamente si spera).

Ma il vero “laboratorio politico” di questo museo degli Orrori in questo periodo è sicuramente il Veneto. Pochi giorni fa sempre su La7 è riapparsa Alessandra Moretti. Ve la ricordate? Quella che aveva una storia d’amore con Massimo Gilletti. Quella che si autodefinì “bella ed intelligente”. Quella che giustificò la sua  assenza in consiglio regionale in occasione della votazione della manovra di bilancio con uno stato influenzale ed invece si trovava a divertirsi in India! La pupilla di Renzi sì, quella che nella storia della seconda Repubblica conquistò il consenso più basso della coalizione di centro-sinistra alle elezioni regionali in Veneto. Ma non è l’unica. Il Veneto è il motore dell’economia del Nordest. E in questi giorni ha “riprodotto” Paolino D’Anna. Ma chi è? Ve lo ricordate? Napoletano, assessore a Mira (comune del Veneziano) e consigliere comunale a Venezia con la Margherita e seduto nei banchi della maggioranza  con sindaco il filosofo Massimo Cacciari. Il “Divin” Paolino passò nel 2009 alla corte del Pdl allora forte a Venezia e dintorni. E divenne assessore provinciale al lavoro con Forza Italia. Nel 2012 si candidò sindaco a Mira convinto con il Pdl e con il suo ruolo di assessore di stravincere: ma la gente è intelligente e non dimentica e si piazzò con un modestissimo quarto posto. Nel 2015 cambia ancora casacca e alle elezioni comunali di Venezia si candida con una lista civica (quella dell’ex presidente della Provincia Zaccariotto) riuscendo ad entrare in Consiglio comunale grazie ad un ricorso al Tar. E posizionandosi sotto la protezione del sindaco Luigi Brugnaro fondatore del “Fucsia” partito nato e presto affossato. 

E’ dato per disperso  un altro ex enfant prodige (speriamo la notizia sia fondata) Emanuele Prataviera. A 24 anni assessore provinciale a Venezia alla viabilità. A 28 anni diventa deputato della Lega Nord e collocato in seconda posizione in lista. Un ragazzino sempre dal tono arrogante che ai tempi del Carroccio sosteneva di “aver fatto un giuramento a Pontida”. Giuramento che durò poco, perchè nel 2015 dopo l’epurazione di Tosi, l’Emanuelino di Santo Stino passò con il partito del “Fare” dell’ex sindaco di Verona. E, lui che detestava i comunisti, sostenne anche il Governo Renzi ed il fallimentare referendum che segnò la fine dell’ex premier il 4 dicembre 2016. Non si sa se riapparirà magari con le festività natalizie….ma sembra da tempo finito nel dimenticatoio. 

Altre tristi storie ve le racconteremo nei prossimi giorni. Amici, lettori del Corriere quotidiano …..siate forti!

Foto: Paolino “Multicolor” D’Anna (veneziatadiotv.it) 

Exit mobile version