Alla vigilia del consiglio dei ministri UE dell’Agricoltura, Coldiretti organizza nella città simbolo della risicoltura un blitz di protesta contro l’importazione di riso a dazio zero da Cambogia e Birmania: “stop concorrenza sleale al Made in Italy”
Coldiretti scende in campo, nel cuore della risicoltura italiana a Vercelli, organizzando un sit-in che ha l’obiettivo di lanciare un messaggio all’Unione Europea alla vigilia di un appuntamento importante. Domani, infatti, il Consiglio dei ministri UE dell’Agricoltura si radunerà per stabilire la data del voto (probabilmente tra il 4 e il 5 dicembre) sulla reintroduzione dei dazi alle importazioni di riso da Birmania e Cambogia. La Commissione ha infatti riconosciuto il danno economico subito dalla risicoltura italiana, ma ora spetterà al comitato tecnico Sistema delle Preferenze Generalizzate decidere in merito allo stop del sistema tariffario agevolato riconosciuto ai due paesi.
La posizione dell’organizzazione agricola è netta: “Nonostante le accuse di sfruttamento del lavoro anche minorile, i due Paesi asiatici godono tuttora – denuncia la Coldiretti – da parte dell’Unione Europea del sistema tariffario agevolato a dazio zero per i Paesi che operano in regime EBA (tutto tranne le armi). Il risultato è che il regime preferenziale di scambi ha consentito di far crescere vertiginosamente le esportazioni di riso verso l’Ue (da circa 9mila tonnellate del 2012 a 360mila nel 2017) e fatto crollare le quotazioni della produzione nazionale che sono scese del 40% negli ultimi 2 anni“. Una forma di “concorrenza sleale al Made in Italy”, sottolinea la Coldiretti, che ha la responsabilità di alimentare “una crisi drammatica che mette a rischio il primato nazionale in Europa”. L’Italia, infatti, “è il primo produttore di riso con 1,5 milioni di tonnellate su un territorio coltivato da circa 4mila aziende di 234.300 ettari, che copre circa il 50 % dell’intera produzione Ue con una gamma varietale del tutto unica”.
#guerradelriso Alla vigilia del Consiglio dei ministri Ue dell’agricoltura, blitz degli agricoltori Coldiretti che a Vercelli scendono in piazza per chiedere di fermare immediatamente le agevolazioni concesse alle esportazioni di riso in Europa dalla Cambogia e dalla Birmania pic.twitter.com/SSxSjpWGDu
— Coldiretti (@coldiretti) 18 novembre 2018
Tra gli slogan di circa un migliaio di manifestanti con bandiere e cartelli, “Basta concorrenza sleale”, “Dobbiamo produrre tre chili di riso per comperare un caffè”, “Dal nostro riso lavoro, ambiente e salute”, “#sosrisoitaliano”; ma anche “Fermiamo lo sfruttamento a tavola” e “Stop al riso sporco di sangue”, con riferimento alle violazioni dei diritti umani ed addirittura all’accusa di genocidio intenzionale per i crimini commessi contro la minoranza musulmana dei Rohingya da parte dei governi di Birmani e Cambogia.
“Non è accettabile che l’Unione Europea continui a favorire con le importazioni la violazione dei diritti umani nell’indifferenza generale”, afferma Roberto Moncalvo della giunta nazionale Coldiretti e vicepresidente degli agricoltori europei (Copa Cogeca) che guiderà la delegazione delle organizzazioni di agricoltori di Italia, Francia, Spagna, Portogallo e Grecia nella capitale belga nel confronto con Ministri e parlamentari europei. “È invece necessario – conclude Moncalvo – che tutti i prodotti che entrano nei confini nazionali ed europei rispettino gli stessi criteri a tutela della dignità dei lavoratori, garantendo che dietro gli alimenti, italiani e stranieri in vendita sugli scaffali ci sia un percorso di qualità che riguarda l’ambiente, la salute e il lavoro, con una giusta distribuzione del valore a sostegno di un vero commercio equo e solidale”.