Tavola vuota per 2,6 milioni di italiani che hanno perso il lavoro dipendente. Piccoli commercianti e artigiani che hanno dovuto chiudere bottega.
Dipendenti senza contratto che dopo aver perso il lavoro non hanno potuto chiedere particolari sussidi e aiuti pubblici. Lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie bloccate dalle limitazioni anti Covid decise negli ultimi due anni di pandemia.
Tutti italiani che fino a oggi, come spiega bene l’analisi condotta da Coldiretti, non si erano mai trovate a vivere condizioni di vita così drammatiche. E il loro numero è destinato a crescere se i trend attuali dovessero continuare senza un deciso intervento da parte del Governo e delle Pubbliche Amministrazioni.
Come ha spiegato Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, “per arginare” questa situazione è necessaria l’apertura dei primi bandi per acquistare alimenti di base e di qualità, ovviamente Made in Italy, da consegnare agli indigenti, sui quali dirottare le risorse pubbliche, per distribuire cibi e bevande ai nuovi poveri.
La lista dei prodotti è molto variegata. Si va dagli omogeneizzati per i bambini, al latte, dai salumi e dai formaggi all’olio di oliva, dalla carne alla pasta e al riso, dalle passate di pomodoro ai succhi di frutta. Che possono essere acquistati da imprese locali, facendo girare così l’economia del Paese e facendolo ripartire...continua su