(ANSA) – LUGNANO IN TEVERINA (TERNI), 07 FEB – È polemica a
Lugnano in Teverina contro l’ordinanza della Regione Umbria che
ha istituito la zona rossa, a partire da lunedì, anche per il
piccolo comune (su sei in totale) della provincia di Terni. Da
ieri il territorio è infatti ‘Covid free’, avendo azzerato il
numero dei contagi, secondo quanto annunciato dal sindaco,
Gianluca Filiberti. il quale ha inviato stamani una lettera alla
governatrice Donatella Tesei per esprimere il proprio dissenso
rispetto al provvedimento e chiedere chiarimenti.
“Il nostro paese di piccole dimensioni (1430 abitanti) è da
circa venti giorni che non ha evidenziato alcun caso da
coronavirus e il trend non mostra alcun segnale di
peggioramento” scrive Filiberti. “La realtà del mio Comune –
continua – non si discosta da quella dei Comuni limitrofi che
non sono stati oggetto di questa ordinanza. L’applicazione di
norme più restrittive comporta danni alle nostre piccole
attività già devastate da questa pandemia oltre ad
un’esasperazione dei miei concittadini”.
Non condivide e giudica “tardivo e comunque inappropriato” il
provvedimento anche Guido Grillini, sindaco di Calvi
dell’Umbria. Qui sono cinque gli attuali positivi al Covid, su
circa 1.700 abitanti. “Non è plausibile – sottolinea su Facebook
– chiudere un Comune quando i casi positivi sono in diminuzione
e si stanno quasi azzerando. Attendo, come gli altri sindaci,
chiarimenti efficaci”.
Di “assurdità” parla Leonardo Fazio, sindaco di Attigliano,
altro Comune del ternano inserito in zona rossa, con nove casi
per circa 2 mila abitanti. “Stiamo lavorando per rimediare”
spiega.
“Di fronte ad una analisi che proviene dal Cts, avallata dalla
sanità regionale e dal ministero della Salute, non si può fare
altro che eseguire, pur mantenendo le perplessità” è invece il
commento di Marsilio Marinelli, sindaco di San Venanzo. (ANSA).
Fonte Ansa.it