…il bilancio positivo del Meeting di Rimini: +5% di scontrini al bar, e puntualizza di ricevere scarsissimi contributi pubblici. Servizi di comunicazione per le aziende e ristorazione sono le opere di carità che le rendono di più
Con un bilancio da far invidia a una multinazionale, chiude a Rimini il 39° Meeting per l’amicizia fra i Popoli, gettonato quest’anno da politici e potenti di tutte le risme quanto e più della passerella della nave Diciotti a Catania. Un Exsultate et jubilate sale dall’assemblea soprattutto per l’aumento di fatturato. E così sia.
I ciellini comunicano (scusate la battuta involontaria) di aver scommesso con una formula rinnovata “su aree e spazi tematici” e di chiudere i battenti “con un aumento dei clienti dei servizi di ristorazione (il numero di scontrini è aumentato del 5% rispetto al 2017)”. Naturalmente, la Santa Comunione da cui prendono il nome non è compresa in questi sia pur benedetti servizi, in quanto finora distribuita esentasse. Ma ci sono già esperti che studiano come invadere il mercato più capillarmente con regolare fattura. Qui di seguito, da Avvenire del 22 marzo 2016, il resoconto di una brutta pagina provvidenzialmente cancellata.
“Il Tribunale di Rimini ha assolto i vertici della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, il direttore generale Sandro Ricci, il responsabile amministrativo Roberto Gambuti e il delegato del legale rappresentate Massimo Conti, coinvolti nell’inchiesta per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Per il giudice “il fatto non costituisce reato”. Con l’indagine della Guardia di Finanza avviata nel 2012 erano stati congelati fondi per 310.000 euro, ottenuti da Regione Emilia-Romagna, Agenzia Marketing turistico della riviera di Rimini, Camera di Commercio e ministero dei Beni Culturali per l’organizzazione del Meeting di Cl a fine estate”.
E poi si dice che le benedizioni non contano.
“L’evento – il tema di quest’anno era “Le forze che muovono la storia sono le stesse che rendono l’uomo felice” – percepisce scarsissimi contributi pubblici” assicurano “e ha un budget di 5 milioni 972 mila euro: entrate principali sono i servizi di comunicazione per le aziende (3 milioni 550 mila euro) e gli introiti dalla ristorazione (1 milione 104 mila)”. Perché cardinali e vescovi e potenti multitasking benedicano tanto queste attività non si capisce. Per Cracco, Borghese, Vissani, tanto per dire, manco un distratto “pace e bene”. Mistero della fede.
Nell’edizione di quest’anno, il fundraising -dicono gli ascetici contabili di CL- ha toccato un nuovo record con 120 mila euro di raccolta (centomila l’anno scorso); 234 incontri (quasi raddoppiati i 118 dell’anno scorso) con 528 relatori (327 nella scorsa edizione), 14 le esposizioni, 18 gli spettacoli, 32 le manifestazioni sportive. Il tutto in 130 mila metri quadrati di Fiera (21 mila dedicati alla ristorazione), con l’apporto di 2.927 volontari, vero cuore pulsante di tutta la manifestazione. Intanto si pensa già all’anno prossimo, quando si celebrerà la 40esima edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli. L’appuntamento alla Fiera di Rimini è già fissato dal 18 al 24 agosto 2019, e il tema della manifestazione prende in prestito un verso di Karol Wojtyla, “Nacque il tuo nome da ciò che fissavi”.
Una cosa è certa: loro hanno sempre fissato soldi&potere, e dunque onore a chi li ha ribattezzati, più opportunamente, Comunione&Fatturazione.