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Conoscere il passato per costruire un futuro di pace: il messaggio della 41^ Festa della Fratellanza

A Passo Paradiso i discendenti dei due schieramenti della Grande Guerra si sono riuniti nel nome dell’amicizia fra i popoli. La 41^ Festa della Fratellanza per dare un messaggio alle nuove generazioni sul grande valore della pace fra i popoli

Nonostante il freddo pungente l’ultima domenica di agosto ha regalato una luminosa giornata alle centinaia di persone che oggi hanno partecipato a Passo Paradiso alla 41^ Festa della Fratellanza. Nata per ribadire alle nuove generazioni il grande valore della pace fra i popoli e per onorare la memoria dei caduti di entrambi gli schieramenti sul luogo che è stato fronte della Grande Guerra, a cento anni esatti dalla fine del primo conflitto mondiale la Festa della Fratellanza assume un significato ancora maggiore, rinnovando un incontro che vuole superare confini e bandiere e costituirsi come occasione di confronto e dialogo.
Alla cerimonia a Passo Paradiso era presente il presidente della Provincia autonoma di Trento, che ha voluto esortare alla riconoscenza verso i caduti, che con sofferenze indicibili hanno permesso alle nostre valli di vivere in pace. Ha poi invitato tutti a costruire con coerenza ancora oggi la pace, attraverso atti concreti.
Fra le autorità erano presenti, fra gli altri, anche il vicepresidente del Consiglio regionale del Trentino Alto Adige, il console generale d’Austria a Milano, il presidente della Croce Nera del Vorarlberg, la sindaca di Vermiglio, il presidente della provincia di Brescia. 

Una lunghissima sfilata ha aperto la festa: decine di gruppi in uniforme, assieme alle autorità e a semplici cittadini, sono scesi dalla lingua del ghiacciaio Presena fino al passo, accompagnati dal corpo bandistico di Ossana-Vermiglio. Erano presenti, anche in divise d’epoca, i rappresentanti dei gruppi Kaiserschützen, Kaiserjäger e Standschützen, delle compagnie Schützen, della Croce Nera Austriaca, dei Gruppi Alpini del Trentino e della Lombardia, dei Carabinieri, delle associazioni ex Combattenti e delle associazioni di volontariato della Val di Sole e della Val Camonica.

I partecipanti si sono quindi riuniti ai piedi del monumento alla fratellanza, dove è stata celebrata la messa dal cappellano militare della nostra regione e dal parroco di Vermiglio, con la partecipazione del coro Santa Maria Assunta di Tassullo. Particolarmente toccante il momento della deposizione delle corone presso il monumento ai caduti, seguito dalla salva d’onore della Compagnia Schützen della Val di Sole.

Nata nel 1977 per volontà di Emilio Serra e di Kurt Steiner e oggi portata avanti dal figlio di Emilio, che nell’occasione ha ricevuto due riconoscimenti per il suo operato, l’aquila di San Venceslao della Provincia autonoma di Trento e una croce d’argento austriaca, la Festa della Fratellanza vuole riunire le associazioni italiane e austriache sui monti della Presena e del Tonale, luoghi che furono teatro di una cruenta guerra di trincea, per lanciare un messaggio di amicizia e di speranza. Un’idea quantomai attuale e condivisa, visto il numero di persone che ha voluto raggiungere oggi a piedi o in funivia quota 2.600 per celebrare la fratellanza di coloro che un tempo si sono combattuti fra quelle vette e per riflettere sul valore della pace.

 

 

 

 

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