È stato condannato a 16 anni e 8 mesi di carcere Claudio Pinti, l’autotrasportatore di Montecarotto (Ancona), accusato dell’omicidio volontario aggravato dell’ex moglie e lesioni personali gravissime nei confronti dell’ex fidanzata, alle quali ha consapevolmente trasmesso il virus dell’Hiv. Il gup del tribunale di Ancona, Paola Moscaroli ha disposto anche una provvisionale per le parti civili per 125 mila euro complessivi.
La richiesta dei pubblici ministeri Marco Pucilli e Irene Bilotta era stata di 18 anni di carcere, considerando il beneficio di un terzo della pena previsto dal rito abbreviato. Pinti, che ha saltato le precedenti udienze per via della sua malattia, questa mattina era in aula: da pochi giorni ha lasciato l’ospedale di Viterbo, dove era in cura, ed è stato ricondotto nel carcere romano di Rebibbia. Il legale dell’autotrasportatore ha già anticipato l’intenzione di ricorrere in appello, “una volta conosciute le motivazioni della sentenza”.
“Sono contenta a metà”, ha dichiarato Romina, l’ex fidanzata che ha fatto scattare l’inchiesta, “perché non è questa condanna che fa risanare il mio spirito ferito”. La donna ha voluto anche lanciare un appello a chi si trova nelle sue stesse condizioni: “Date piena fiducia alla sanità e alle terapie, perché sono queste che mi tengono in vita” e ha invitato le donne ad avere “il coraggio di denunciare sempre gli autori delle violenze”.
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