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Corona: pg Milano, deve tornare in carcere

(ANSA) – MILANO, 08 MAR – Il sostituto pg di Milano Antonio
Lamanna ha chiesto ai giudici della Sorveglianza di revocare il
differimento pena per motivi terapeutici concesso a Fabrizio
Corona, ora in detenzione domiciliare, nel dicembre 2019 e
quindi che ritorni in carcere.
    Anche il giudice Marina Corti, che segue la fase di
esecuzione pena per l’ex agente fotografico, ha proposto nelle
scorse settimane il rientro in carcere per una serie di
violazioni delle prescrizioni. Il Tribunale di Sorveglianza si è
riservato, dopo l’udienza di discussione di oggi, e deciderà nei
prossimi giorni.
    Corona era presente all’udienza di oggi, a porte chiuse e
durata due ore, ma ha preferito non parlare coi cronisti.
    Davanti al collegio della Sorveglianza, ha letto alcune
dichiarazioni che si era preparato e che aveva postato già in
mattinata sui social, con le quali, in sostanza, chiedeva “scusa” per i suoi errori, ma diceva che non si merita di
tornare “all’inferno”, ossia in carcere.
    La Procura generale, così come lo stesso giudice che ha
proposto la revoca della detenzione domiciliare nei mesi scorsi,
contesta a Corona una lunga serie di violazioni delle
prescrizioni, tra cui l’uso continuo dei social network, ma
anche la violazione delle norme anti-Covid per il noto episodio
della scorsa primavera quando, in pieno lockdown, aveva ricevuto
in casa il suo personal trainer. E al centro della richiesta di
revoca c’è anche la continua diatriba, passata anche per le tv
(è stato diffidato dal partecipare a trasmissioni lo scorso
autunno), con l’ex moglie Nina Moric, che lo scorso ottobre
aveva pubblicato l’audio di una telefonata-choc, piena di
minacce all’ex modella, fatta dall’ex agente fotografico.
    Telefonata per cui anche la Procura di Milano ha aperto
un’inchiesta. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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