Ancora proteste in diverse città italiane per le riaperture e per i ristori ai settori in crisi per la pandemia. A Napoli flash mob dei negozianti che, mutande alla mano, chiedono di riaprire. In piazza commercianti anche dei settori della moda, dei gioielli e dei capi d’abbigliamento per lo sport. ‘L’intimo non trasmette il Covid mentre vestiti, scarpe e gioelli sì’, è uno degli slogan tra quanti protestano.
In diverse piazze d’Italia hanno protestato anche gli agricoltori. Da Torino a Bari l’accusa è quella di essere stati esclusi da ogni tipo di ristoro. A protestare anche gli stagionali.
In alcune località turistiche sono scesi in piazza i lavoratori del settore turistico, tra i più colpiti dalle chiusure dovute alla pandemia. “Non c’è più tempo, basta parole, chiediamo certezze nei vaccini, programmazione per la ripartenza, per poter lavorare con dignità e sicurezza”: a dirlo a viva voce oggi dal palco in piazza Tasso a Sorrento (Napoli), durante la manifestazione di protesta per lo stato di incertezza dei lavoratori della filiera del turismo, Giulia Riva in rappresentanza delle guide turistiche. Ma non solo lei ha chiesto certezze e vaccini per tutti, da chi lavora nel settore della filiera del turismo ai cittadini. “Siamo stanchi di essere ignorati, vogliamo lavorare con dignità, diritti e sicurezza”: è la richiesta espressa oggi dagli operatori e dipendenti del turismo in una manifestazione di protesta a Forio (Napoli), nell’isola di Ischia, tenutasi in contemporanea con Capri, Amalfi e Sorrento.
Fonte Ansa.it