Quasi tre italiani su quattro (74%) per le vacanze guardano le previsioni metereologiche che influenzano partenze e rientri. Il 2018 verrà ricordato per le temperature record (3,3 gradi in più rispetto alla media) ma anche da temporali
Quasi tre italiani su quattro (74%) per le vacanze guardano le previsioni metereologiche che influenzano partenze e rientri. E’ quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixe’ diffusa nel primo weekend dopo Ferragosto con i primi rientri per i 21 milioni di italiani che hanno scelto di andare in vacanza ad agosto che ha fatto segnare temperature minime superiori di ben 3,3 gradi rispetto alla media del periodo secondo l’Ucea nella prima decade. Le elevate temperature sono state pero’ accompagnate – sottolinea la Coldiretti – sul territorio nazionale da violenti temporali, nubifragi e grandine che hanno colpito a macchia di leopardo sulla Penisola. Sono gli effetti – precisa la Coldiretti – dei cambiamenti climatici con la tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. Il risultato è che il 2018 si è classificato fino ad ora come l’anno più bollente dal 1800 con una temperatura superiore di 1,46 gradi rispetto alla media storica nei primi sette mesi dell’anno secondo elaborazioni Coldiretti su dati Isac Cnr, ma lungo lo Stivale si contano anche oltre mezzo miliardo di danni provocati dal maltempo all’agricoltura con coltivazioni distrutte, alberi abbattuti e aziende allagate, ma anche frane e smottamenti.