“Nella Capitale il numero di contagi nelle ultime settimane è sempre diminuito fino ad arrivare a circa trenta casi al giorno, mentre fortunatamente da due giorni non si registrano decessi per Covid-19.
Questo governo di incapaci ha messo a lavoro fior di scienziati e luminari per proporre agli italiani l’ennesima presa in giro, con una fase 2 che ricalca in tutto e per tutto la fase 1 di quarantena”. A
sostenerlo è Raimondo Grassi, presidente del movimento civico Roma Sceglie Roma, che in queste ore ha lanciato l’hashtag #RiapriAmoRoma “per far ripartire subito le imprese, il commercio al dettaglio, bar e somministrazione, gli oltre 6.500 fra parrucchieri e barbieri che sono sull’orlo del fallimento e che potrebbero tornare a lavorare se dotati di dispositivi di protezione personale, rispettando le dovute distanze. Per tutte queste realtà tornare a lavorare anche a ranghi ridotti
sarebbe vitale”.
“Questo è un governo che ha sulla coscienza la vita di tanti poveri medici morti perchè mandati al macello senza adeguata protezione, e che ora sta mettendo in ginocchio milioni di famiglie e di imprese alle quali non è stato dato alcun supporto economico ma solo annunci e promesse spot.
L’unico strumento in grado di tutelare tutti i cittadini è avviare un grande piano di investimenti per l’acquisto e la distribuzione di materiale di protezione personale, mascherine, guanti, tute protettive
da indossare per riprendere ad uscire, per andare a lavoro, per salire sui mezzi pubblici o per participare ad una funzione religiosa”, osserva Grassi. Per questi motivi “chiediamo a tutti i romani di aderire alla nostra campagna di richiesta di riapertura della Capitale fin dal 4 maggio, potenziando la protezione personale e consentendo a migliaia di negozi e piccole imprese di rialzare la serranda, adottando misure capaci di garantire la distanza e la sicurezza di tutti noi. Se si può fare la spesa con mascherine e guanti e contingentando gli ingressi non si capisce perchè questo metodo non può essere adottato per entrare in un bar, in un ristorante o per andare dal parrucchiere”.
“Migliaia di negozi e famiglie sono sul lastrico, la cassa integrazione registra ritardi gravissimi e i sussidi alle imprese sono al momento specchietti per le allodole. In questa situazione la sindaca di Roma si è chiusa in Campidoglio, abbandonando i romani al proprio destino. Dovrebbe essere lei, dati dei contagi praticamente azzerati a Roma, a battere i pugni e a chiedere al governo la riapertura della Capitale, ma preferisce prendere in giro i romani con nuove chiusure, come la Ztl e i parcheggi a pagamento, o la proposta insensata di una città a misura di monopattino e biciclette, quando vi sono chilometri di strade colabrodo che sono pericolosissime per le due ruote”.