“L’aumento dei nuovi casi a Trieste è esponenziale”. Lo ha detto il responsabile task force sanitaria regionale, Fabio Barbone, in conferenza stampa con i vertici della Regione. “Si sale molto rapidamente e si scende molto lentamente”. Nell’ultima settimana in “provincia di Trieste si sono registrati 801 nuovi casi, il doppio della settimana precedente”. Questo “ha portato a un tasso di infezione di 350 casi per 100mila abitanti negli ultimi 7 giorni, poco meno del triplo rispetto al resto della regione. Il dato di incidenza ci fa tornare indietro alla primavera 2021 e all’autunno 2020”. Ora, “la variabile tempo è fondamentale”. “L’andamento nelle ultime 4 settimane è di progressivo aumento dei tassi di incidenza ma nell’ultima settimana in particolare c’è stato un ulteriore aggravamento della situazione”, ha spiegato Barbone.
Un dato “di particolare preoccupazione” e che non si spiega soltanto con il fatto che “in Fvg si fanno più tamponi che altrove”. Il dato registrato stamani, ad esempio, “mostra ad oggi il superamento della prima soglia delle terapie intensive, cioè del 10% dei posti letto occupati: siamo a 18 in Fvg; comunque ancora lontani dal superamento della soglia che determina il cambio del colore”.
Per quanto riguarda la copertura vaccinale – “l’intervento più efficace” – il “Fvg è di alcuni punti inferiore al dato nazionale e quello della provincia di Trieste è di 5 punti inferiore al Fvg. Le classi di età nelle quali è evidenziata la minore copertura vaccinale sono tra i 40 e i 70 anni. Fino a fine anno niente manifestazioni a Piazza Unità d’Italia e sanzioni per chi manifesta senza rispettare distanziamento e l’obbligo della mascherina, ha annunciato il prefetto di Trieste, Valerio Valenti, ed una delle misure che il comitato per l’ordine pubblico si appresta a varare anche per contenere il contagio che è marcato nella Regione e in città.
A Trieste si evidenzia “il più grande focolaio della regione: 93 soggetti, partecipanti a manifestazioni no green pass. Un identikit ricavato dalle autodichiarazioni delle persone che si sono sottoposte a tampone e che hanno dichiarato, appunto, di aver partecipato a manifestazioni. Alcuni casi, ma si tratta di numeri minimali, sono di persone che per obbligo di lavoro hanno partecipato e hanno dovuto seguire le manifestazioni”, ha detto Barbone.
Fonte Ansa.it