(ANSA) – ANCONA, 18 DIC – “Non riesco più a fare previsioni.
Sarò collaborativo, ma non sono d’accordo con un cambio continuo
di strategia, genera confusione e disperazione. Se noi ogni 10
giorni diamo un messaggio contraddittorio rispetto a quello
precedente diventa difficile risultare credibili e essere
seguiti”. Così Francesco Acquaroli, presidente della Regione
Marche a “The Breakfast Club” su Radio Capital. “Diventa così
più difficile anche combattere l’epidemia – ha aggiunto -. Se
noi dobbiamo mandare un messaggio, il messaggio deve essere
basato su una strategia di massima condivisa da tutti. Oggi che
siamo quasi tutti in zona gialla, ci chiedono di tornare in zona
rossa per evitare la terza ondata. Regioni che possono oggi
respirare un po’ per i numeri dei contagi che scendono,
rischiano di tornare in lockdown”. “Tutti siamo responsabili di
questa confusione” ha continuato Acquaroli su Radio Capital “Le
aziende stanno fallendo. Sono d’accordo con le chiusure, ma solo
quando necessarie: ci sono momenti della giornata in cui ha
senso bloccare le attività per evitare assembramenti e cenoni.
Ma chiudere tutto è una scelta che comporta una responsabilità
molto importante. Se qualcuno si vuole prendersi questa
responsabilità deve farlo sul serio, garantire ristori totali e
immediati”, ha sottolineato. (ANSA).
Fonte Ansa.it