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Covid: Ancona, “angeli in corsia, papà ancora in Intensiva”

(ANSA) – ANCONA, 18 MAR – In ospedale “ho trovato angeli
custodi, uomini e donne che in mezzo a un calvario umano
conservano stampati sui loro visi sorrisi, non mancano di parole
di conforto e sostegno. Professionisti che, nonostante la
stanchezza si dedicano anima e corpo ad aiutare i pazienti Covid
spaventati, disorientati, incapaci di capire come può essere
capitato a ognuno di essi”. E’ di Barbara Bolognini, 45 anni, il
triplice “grazie, grazie, grazie” ai sanitari nella Giornata in
Memoria dei caduti, raccolto dall’associazione Ankon nostra di
Ancona, anch’essa “al fianco delle vittime e degli Angeli in
corsia”.
    “Mi sono ammalata di Covid – racconta Barbara – e con me
tutta la mia famiglia: mio marito e i miei due figli, mio padre
e mia madre. Questo virus si è abbattuto su di noi con tanta
violenza che sia io che i miei genitori abbiamo necessitato di
un ricovero urgente agli Ospedali Riuniti di Ancona. Mio padre
da subito quello più grave e dopo qualche giorno, per assicurare
terapie intensive e salvargli la vita, essendo sature le
anconetane, è stato trasferito in un altro ospedale della
regione. Mio marito, mediamente grave, e i due figli sono
rimasti in isolamento a casa. Io e mia madre con le cure
tempestive siamo riuscite in 8 giorni a uscirne e a tornare ad
affrontare la convalescenza a casa. Mio padre – ricorda – ancora
lotta in terapia intensiva”.
    Barbara ricorda il “corpo unito” di Ausiliari, infermieri,
Oss, Medici e Professionisti per “riportarci in salute”. “Dietro
alle maschere protettive “occhi pronti a consolarmi, disperata
come ero per aver lasciato a casa mio marito e figli”, “umanità,
professionalità, dedizione e pazienza a spiegare cosa fare…”.
    (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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