(ANSA) – BOLOGNA, 26 MAR – Aumentano le persone che “per le
conseguenze della pandemia, hanno bisogno di aiuto” e hanno
ricevuto un pasto caldo nelle 14 mense francescane di 13 città
italiane che, nell’ultimo anno, hanno servito 500mila pranzi e
cene, il 40% in più rispetto a un anno ordinario. Tra chi si è
presentato per ricevere ‘kit alimentari’, da consumare
all’aperto o in condizioni di sicurezza per evitare i contagi, “sono cresciuti coloro che hanno perso il lavoro” e “famiglie
che, prima della pandemia, vivevano una vita serena”, segno di
quanto “l’emergenza Covid-19 stia indebolendo fortemente il
tessuto sociale, peggiorando le condizioni dei più fragili”. È
il quadro tracciato da fra’ Giampaolo Cavalli, direttore
dell’Antoniano onlus di Bologna, in base al resoconto del
progetto solidale ‘Operazione Pane’ a cui aderiscono le mense
francescane.
Sessantamila sono stati i pasti distribuiti solo a Bologna.
“Dal nostro osservatorio – spiega – notiamo un’importante
crescita delle persone che hanno bisogno di aiuto: tra i nuovi
ospiti delle mense, ci segnalano i volontari, tante persone che
hanno perso il lavoro, per le conseguenze della pandemia, e che
fanno fatica a chiedere aiuto perché provano vergogna per la
loro nuova condizione. Ci sono anche famiglie, spesso con
bambini piccoli – prosegue – che ora sono in difficoltà. Chi ha
bisogno di aiuto non può essere lasciato solo, soprattutto in
questa situazione così difficile”.
Le mense servono circa 1.200 pasti al giorno, 36mila al mese.
Per la Pasqua, Antoniano consegnerà, a famiglie e persone
bisognose, anche uova di cioccolato e colombe. “C’è un futuro
che ora prende forma – conclude fra’ Cavalli – certamente con il
vaccino, ma soprattutto grazie all’infaticabile disponibilità
del personale sanitario, di tantissimi giovani mai stanchi di
mettere a disposizione il loro tempo. La tenacia di tantissimi a
inventare possibilità di incontro, di sostegno, di cura
dell’altro”. (ANSA).
Fonte Ansa.it