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Covid: barista s’incatena a dehors, ristori insufficienti

(ANSA) – TORINO, 27 MAR – Il titolare di un bar di via San
Secondo, a Torino, è incatenato da ieri al dehors del suo
locale, per protesta contro il governo dopo l’ingiunzione di un
avvocato che gli intima di pagare due mesi d’affitto.
    “Ho perso in mancati incassi 65 mila euro a causa dei vari
lockdown”, denuncia Salvatore Chiarello, che gestisce il bar
insieme alla moglie e ha chiesto un incontro al presidente della
Regione Piemonte, Alberto Cirio. “Lo Stato ci abbandona con
ristori insufficienti – si legge su un cartello alle sue spalle
– rischiamo di perdere la nostra attività”.
    Sul posto è intervenuta la polizia. Il primo commento a
quanto accaduto è dell’esponente di Fratelli d’Italia, Paola
Ambrogio: “Un altro ristoratore denuncia l’immobilismo del
governo – scrive sul Facebook – chiediamo un intervento
immediato per impedire che ulteriori famiglie perdano la loro
attività”. “Inaudito e preoccupante dover assistere a scene di
disperazione che vedono un commerciante incatenarsi perché messo
in ginocchio dalla pandemia. La disperazione sta raggiungendo
livelli altissimi – aggiunge Eugenio Bravo, segretario generale
provinciale del sindacato di polizia Siulp di Torino – Siamo per
il rispetto delle regole, ma siamo anche per il rispetto dei
tanti lavoratori economicamente piegati da questa pandemia e
privi dei necessari mezzi di ristoro. Questa situazione alimenta
il pericolo di rivolte e di tenuta dell’ordine pubblico”.
    (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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