(ANSA) – MILANO, 23 DIC – Gli esponenti del Comitato ‘Noi
denunceremo’ , che hanno depositato centinaia di denunce a
Bergamo di persone che hanno perso parenti per via del
coronavirus, agiscono ora in sede civile. In più di cinquecento depositeranno un atto di citazione che
chiama in causa la Presidenza del Consiglio, il ministero della
Salute e la Regione Lombardia solo per i suoi residenti,
chiedendo complessivamente 100 milioni di euro (suddivisi in
calcoli precisi per ogni famiglia). Secondo il Comitato, qualsiasi danno ingiusto, doloso o colposo, va risarcito.
La colpa delle istituzioni secondo il legale che rappresenta
i parenti delle vittima, Consuelo Locati, sta
nell’impreparazione iniziale, nel presunto ritardo con cui è
stato dichiarato lo stato di emergenza, nelle fasi successive in
cui, secondo i parenti delle vittime, non sempre il Comitato
tecnico scientifico è stato ascoltato.
Numerosi i documenti che saranno depositati: dai verbali dello
stesso Cts al piano pandemico del 2006 ritenuto identico a
quello del 2017, lo studio del generale in pensione Pierpaolo
Lunelli sui piani pandemici e l’ormai noto report dei
ricercatori dell’Oms a Venezia, scomparso dal sito
dell’organizzazione nel giro di un giorno. (ANSA).
Fonte Ansa.it