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Covid: Crisanti, screening e vaccini per Sardegna free

(ANSA) – LANUSEI, 11 GEN – “La campagna di screening che
estenderemo dall’Ogliastra a tutti i territori dell’Isola, più
le vaccinazioni, avranno un effetto sinergico importantissimo
che porterà a delineare un quadro più completo per la
popolazione, liberando la Sardegna dal virus”. Così all’ANSA
Andrea Crisanti, il microbiologo e ordinario dell’Università di
Padova che ha messo a punto lo screening di massa voluto dalla
Regione con la campagna “Sardi e sicuri”. Il professore questa
mattina è a Lanusei per seguire il secondo giro di tamponi
previsto sui cittadini ogliastrini, ed è stato il primo a
sottoporsi al test.
    “La campagna sta andando benissimo – commenta Crisanti –
Abbiamo avuto una adesione al primo screening di una settimana
fa dell’80% della popolazione, una cifra al di sopra delle
aspettative. L’obiettivo – ribadisce – è quello di interrompere
la trasmissione del contagio e rendere sostenibile l’impatto di
eventuali casi residui. La campagna ci permette anche di
valutare la macchina organizzativa e le prestazione dei test,
che faremo due volte a distanza di una settima sulla stessa
popolazione. I tamponi della prima fase sono diversi da quelli
che ripeteremo dopo una settimana: la prima volta testeremo la
popolazione con un tampone antigenico di seconda generazione,
mentre la seconda useremo un tampone antigenico con
immunofluorescenza, ovvero di terza generazione che ha una
sensibilità più elevata al virus”.
    Nella prima parte della campagna in Ogliastra sono state
26mila e 936 le persone sottoposte allo screening, di cui solo
132 sono risultate positive (lo 0,5%), oggi il test si ripete su
tutti i negativi. Per il microbiologo “è ancora presto per fare
bilanci” ma chiarisce che la doppia azione screening-vaccini è
una formula vincente. Risponde così alle polemiche di chi accusa
la Regione di aver avviato la campagna fuori tempo e a ridosso
delle vaccinazioni, sottraendo a queste prezioso personale
sanitario. “Le due cose non sono in antitesi ma vanno insieme –
replica Crisanti – I vaccini infatti, essendo ancora in numero
insufficiente a immunizzare tutti rapidamente, non sono in grado
di risolvere i problemi subito”. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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