(ANSA) – ROMA, 07 OTT – Auto bloccate in coda fin dalle 2 del
mattino per sottoporsi al tampone nella struttura drive-in alla
Casa della Salute di Labaro, quartiere nord della capitale. Uno
dei ragazzi in fila mostra il proprio numero: “220”. Molti sono
in macchina con il figlio cui il pediatra ha prescritto il
tampone. “Noi siamo qui dalle 8.30, sono passate 12 ore e ancora
abbiamo 15 persone davanti – racconta Marco -. In classe di
Lorenzo c’è una compagna positiva, la cui ultima presenza è il
29 settembre, quindi tutta la classe è in quarantena”. In questi
casi, si devono sottoporre al test tutti i contatti diretti. “In
pratica devono fare tutti il tampone, studenti e insegnanti –
spiega il padre -. Se poi Lollo risultasse positivo, toccherebbe
anche a genitori e fratelli”. E se davanti a loro ci sono solo
una decina di macchine, dietro le auto in coda per fare il
tampone formano una fila di almeno 700 metri. “Mi ha detto il
barista qui vicino che ieri hanno finito alle 23, mi è quasi
andata bene”, commenta ironico.
La Regione Lazio è al lavoro per raddoppiare i drive-in dove
si effettuano i tamponi per verificare la eventuale positività
al Covid 19. Le strutture sono in questi giorni sotto pressione,
con lunghe code in auto e attese per i tanti che vi si
rivolgono. “Stiamo lavorando per il raddoppio dei drive-in:
l’aeroporto di Guidonia, Monterotondo Scalo, Priverno, Aprilia,
Gaeta, Pomezia, oltre al nuovo drive del Pertini e a quello che
è già partito a via Odescalchi (Asl Roma 2), a Tor Vergata
presso la grande area utilizzata durante il Giubileo e in altre
aree che si stanno valutando”, ha ribadito l’assessore regionale
alla Sanità Alessio D’Amato durante il consiglio regionale
straordinario dedicato alle misure per prevenire una seconda
ondata di contagi Covid-19. (ANSA).
Fonte Ansa.it