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COVID: PARTITE IVA A DRAGHI, BASTA ELEMOSINE. SUBITO LIQUIDITA’ E PACE FISCALE

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“I ristori arrivati ai pochi fortunati sono comunque insufficienti, milioni di partite iva da un anno non producono reddito e sono sull’orlo del fallimento. Chiediamo al governo Draghi di intervenire con urgenza prima che esploda un’emergenza sociale che potrebbe avere un impatto devastante nel nostro Paese”. A lanciare l’allarme è Giuseppe Palmisano, presidente dell’associazione Partite Iva Insieme per Cambiare, un movimento che su facebook raccoglie oltre 450mila iscritti.

“Siamo assolutamente contrari a qualunque manifestazione violenta che finisce soltanto per danneggiare una vastissima categoria di lavoratori onesti. Resta però il grave silenzio del governo Conte prima e quello Draghi ora, dal quale attendiamo ancora risposte rispetto ad un documento consegnato al termine della grande manifestazione pacifica che abbiamo organizzato a Roma lo scorso 10 marzo”, spiega Palmisano.

Fra le principali richieste avanzate dall’Associazione Partite Iva Insieme per Cambiare l’istituzione di un fondo per la sostenibilità del pagamento degli affitti di unità immobiliari residenziali e non, il riconoscimento di contributi a fondo perduto per i proprietari di immobili che riducono il canone di locazione, la sanatoria fiscale, la garanzia di liquidità alle imprese e la moratoria in tema di rating bancario. “Abbiamo chiesto al governo Draghi un tavolo di confronto urgente per discutere le nostre proposte per combattere la grave crisi economica che ha travolto 4,6 milioni di partite iva”, conclude il Presidente Palmisano.

Ufficio Stampa dell’Associazione Partite Iva Insieme per Cambiare.

 

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