(ANSA) – LODI, 20 LUG – E’ stata notificata ai parenti delle
persone offese individuate, dalla Procura di Lodi, la richiesta
di archiviazione dell’inchiesta, per omicidio colposo e epidemia
colposa, nata dall’esposto che era stato presentato nella
primavera dello scorso anno da parenti di 77 anziani ricoverati
nella Residenza sanitaria assistita Borromea di Mediglia, che
avevano perso la vita contagiati da covid-19. Lo ha spiegato il
Procuratore della Repubblica di Lodi Domenico Chiaro.
“Nelle nostre indagini – ha sottolineato Chiaro – abbiamo
svolto anche un confronto con altre Rsa che hanno adottato
misure più restrittive e siamo arrivati alla conclusione che non
c’è ragionevole certezza che siano state proprio le condotte
commissive o omissive di soggetti ricoprenti cariche apicali a
cagionare l’evento, la morte di 77 pazienti ospiti della
struttura”.
Secondo il Procuratore, “sicuramente non c’è stata attenzione
per tutta una serie di presupposti, anche facendo il confronto
con altre strutture come quella di Somaglia, nel Lodigiano, e di
Dresano, nel Milanese, che sono stati assunti come modello. E,
sotto questo profilo, sicuramente c’è stata una gestione che può
essere oggetto di critica”. “Però – ha aggiunto – non è
sufficiente, sotto il profilo del reato colposo, che vi sia un
comportamento rischioso perché ci deve esser la certezza che
questo comportamento sia, poi, da mettersi in ragione di causa
con lo sviluppo della pandemia”. (ANSA).
Fonte Ansa.it