(ANSA) – OLBIA, 06 MAG – Guardia forestale e carabinieri
scoprono un mega raduno di negazionisti in un terreno a Cugnana,
nelle campagne di Olbia, organizzato dall’associazione Alu per “discutere la garanzia di difesa dei diritti delle persone”, e
sanzionano oltre 60 persone. La stessa associazione in segno di
protesta ha inviato una lettera ai ministri della Giustizia,
dell’Interno e della Difesa, lamentando una “grave violazione
dei diritti umani”.
A scovare i negazionisti sono stati i militari del Corpo
forestale della Stazione di Olbia, che la mattina del 5 maggio
hanno fermato per un normale controllo una famiglia lombarda
appena sbarcata dal traghetto attraccato nel porto di Golfo
Aranci. Marito, moglie e figli al seguito erano privi della
certificazione relativa a tampone negativo, prevista da
un’ordinanza regionale. I turisti si sono rifiutati di
sottoporsi al test rapido antigenico nel presidio dell’Ats
attivato nello scalo portuale, dichiarando di volersi mettere in
quarantena in una casa in aperta campagna, a Cugnana. Nel
pomeriggio i forestali sono andati a controllare il domicilio
indicato dalla famiglia e hanno trovato una trentina di auto
parcheggiate e decine di persone radunate in una sorta di arena,
con un oratore dotato di megafono al centro.
Non è stato consentito loro l’ingresso e, con la
collaborazione dei carabinieri del Reparto territoriale di
Olbia, hanno atteso che gli ospiti lasciassero la riunione per
identificarli e sanzionarli. Alcuni erano residenti a Olbia,
altri provenivano da tutta la Sardegna e hanno dichiarato di
essere lì per discutere la garanzia di difesa dei diritti umani
delle persone, in riferimento alle misure restrittive adottate
dal governi italiano e da altri organi in materia di contrasto
al diffondersi della pandemia da Sars-Cov2, giudicati da loro
una la violazione dei diritti umani e delle libertà personali.
(ANSA).
Fonte Ansa.it