(di Stefano Ambu) (ANSA) – CAGLIARI, 01 MAR – Un altro mondo, da un giorno
all’altro. Ieri, ore 18.30, strade e piazze semideserte e
silenziose. E gestori e personale che rimettevano le cose in
ordine dietro le serrande abbassate. Oggi un tripudio di voci,
risate, spritz, cocktail. “Stasera – spiegano due ragazze sedute
al tavolino, Ilaria e Maria Luisa – c’è un’energia speciale. È
un segnale di speranza”.
In Piazza Yenne e primo tratto del Corso in centro, a Cagliari
si fa fatica a trovare un tavolino libero. In alcuni locali c’è
anche la fila.
Secondo i dati di Coldiretti sono diecimila in Sardegna i locali
che possono tirare sino a “tardi” (alle 21 i bar e alle 23 i
ristoranti, coprifuoco dalle 23.30) in Sardegna.
Ma sulla celebrazione del primo giorno (quasi) senza limiti
incombono i 21 nuovi casi di variante inglese nel sud Sardegna
scoperti dal laboratorio del policlinico di Monserrato dell’Aou
di Cagliari. Secondo i dati dell’azienda mista sette contagi di
questa mutazione del virus sono stati riscontrati a Cagliari,
quattro a Quartu, due a Capoterra, uno a Monastir, uno a
Dolianova, due a Sanluri, due a Carloforte e altri due dei quali
non è stata ancora accertata la provenienza esatta. E bisogna
fare sempre i conti con i tre comuni in zona rossa: Bono, La
Maddalena e San Teodoro. Gli ultimi dati sulla circolazione
della variante inglese sono abbastanza rassicuranti. A Bono ad
esempio su 1.620 persone sottoposte a tampone naso-faringeo e
all’esame molecolare/antigenico, sono emersi solo 6 positivi al
coronavirus. Il dato complessivo di oggi racconta di 45 nuovi
casi in tutta l’isola con un tasso di positività dello 0,7%.
(ANSA).
Fonte Ansa.it