(ANSA) – CAGLIARI, 02 NOV – Infermieri sardi davanti alla
Prefettura di Cagliari per lo sciopero nazionale indetto dal
sindacato Nursing up. Una delegazione di rappresentanti della
categoria ha steso in piazza Palazzo una divisa da infermiere e
ha posato accanto decine di fiori. “Una simbolica scenografia in
concomitanza con la giornata dei defunti, per denunciare il
fatto che siamo allo stremo – spiega all’ANSA il dirigente
regionale Diego Murracino – eravamo numericamente con l’acqua
alla gola prima della pandemia, ma ora lavorare bene sta
diventando impossibile. Anche tra di noi si contano diversi casi
di positività. E siamo troppo pochi: occorrerebbero 4.500
infermieri e 9.000 operatori socio sanitari in più”.
Si attende il turno di notte per fare la conta delle adesioni
allo sciopero. “Il novanta per cento è stato precettato proprio
perché in questa situazione siamo indispensabile. Non è
possibile nemmeno esercitare pienamente il diritto di sciopero”,
denuncia Murracino. Una protesta anche per i pazienti. “Come
facciamo a dare il servizio che meritano se siamo in queste
condizioni? – chiede il dirigente del Nursing – Questa seconda
ondata pandemica è molto diversa dalla prima, il virus è davvero
molto diffuso. È necessario creare accessi e percorsi separati,
ma numericamente è impossibile stare dietro a tutti gli
accorgimenti previsti. Poi è inutile creare nuove strutture e
ricavare nuovi spazi se non c’è il personale, bisognerebbe
immediatamente procedere a nuove assunzioni: non possiamo
sdoppiarci”. Lo sciopero nazionale è stato indetto anche per
l’adeguamento del contratto. “Chiediamo rispetto per il nostro
lavoro”, sottolinea Murracino. (ANSA).
Fonte Ansa.it