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Covid, Sestili: ‘-24% casi e -21% intensive in 7 giorni’. Veneto sotto quota 1.000 nuovi contagi, 47 i morti

La settimana conclusa ieri ha registrato la riduzione del 24% di nuovi casi e di circa il 21% degli ingressi nelle unità di terapia intensiva, oltre alla riduzione del 13% dei decessi: è quanto emerge dall’analisi settimanale condotta dal fisico Giorgio Sestili, fondatore della pagina Facebook ‘Coronaviurs-Dati e analisi scientifiche” del network di comunicazione della scienza ‘giorgiosestili.it’. “Finalmente si vedono gli effetti del Dpcm Natale”, ha commentato l’esperto. “Venivamo infatti – ha aggiunto – da due settimane consecutive di aumento dei contagi, dopo ben sei settimane di riduzione”.

“L’indicazione del comitato – dice intanto il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Agostino Miozzo – è quello di lavorare per contenere e ridurre questa maledetta curva. L’Italia sta lavorando bene, è un prezzo pesante quello pagato dai cittadini, abbiamo passato un periodo di vacanze invernali inusuale ma i risultati ci sono, sono evidenti non abbiamo avuto la curva che altri paesi hanno avuto, non abbiamo il numero delle vittime che altri paesi europei hanno avuto”. “Al momento sembra una curva sotto controllo anche se sotto controllo ci arriveremo solo con l’immunità di gregge – ha aggiunto -. Il ritardo della Pfizer sembra ora limitarsi a una settimana, adesso parliamo di 150 mila dosi in meno, ma se si resta nell’arco di una settimana il problema si risolverà”.

E il Veneto scende dopo mesi sotto la quota dei mille nuovi contagi Covid giornalieri, esattamente 998 nelle ultime 24 ore. Ancora piuttosto alto invece il numero dei decessi, +47 rispetto a ieri, che fanno superare alla regione la quota di 8.000 vittime dall’inizio dell’epidemia. Lo riferisce il bollettino della Regione, confermando il rallentamento della curva dei positivi. Il numero totale degli infetti sale 299.170, quello delle vittime a 8.025. Scende la pressione sugli ospedali, ma solo per i ricoveri in area non critica, 2.661 (-54), mentre restano stabili, 354, le terapie intensive.

Sono intanto iniziate stamattina le operazioni di richiamo delle vaccinazioni anti Covid somministrate lo scorso 27 dicembre, il Vax Day, a 265 operatori sanitari in Friuli Venezia Giulia. Lo conferma all’ANSA Ariella Breda, dottoressa monfalconese del Dipartimento di prevenzione di Gorizia dell’Azienda sanitaria universitaria giuliano-isontina, la quale, oltre ad aver scoperto il primo contagio in Friuli Venezia Giulia, è stata la prima cittadina della regione a essere stata vaccinata contro il covid-19, nella sede centrale della Protezione civile, a Palmanova (Udine).

“Questa volta – ha spiegato Breda – l’inoculazione del vaccino avverrà presso la struttura sanitaria di riferimento in base alla residenza, come da routine. In mattinata ci sono state già le prime inoculazioni della seconda dose. Io per il richiamo ho appuntamento stasera all’ospedale della mia città, esattamente 21 giorni dopo la prima dose”.

   

Fonte Ansa.it

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