(ANSA) – MILANO, 20 APR – Commette un reato chi, risultato
positivo al Covid, nella cosiddetta ‘fase 2’ ha violato la
quarantena obbligatoria senza rispettare l’ordine di non
allontanarsi dalla propria abitazione comunicato dall’Azienda
Sanitaria competente. Per questo il gip di Milano Chiara Valori
ha respinto la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura
e disposto l’imputazione coatta nei confronti di un 55enne
milanese che lo scorso giugno, nonostante la positività al
Coronavirus e la comunicazione telefonica di Ats di rimanere a
casa in isolamento, era uscito per recarsi in farmacia. E non
solo. Secondo le testimonianze, durante il periodo di
quarantena, sarebbe andato fuori più volte per andare a comprare
il giornale e portare a passeggio il cane.
L’uomo, che aveva ricevuto la comunicazione di Ats il 26
maggio, una settimana dopo essere risultato positivo al tampone,
per il giudice ha circolato liberamente creando uno stato di
pericolo di una ulteriore diffusione del virus. Il provvedimento
di oggi rispecchia un orientamento condiviso, dopo una riunione
di circa un mese fa, da un gruppo di magistrati dell’ufficio dei
gip milanesi. (ANSA).
Fonte Ansa.it