Nel 2017 ben 30.664 ricorsi sono stati depositati presso l’Abf (Arbitro bancario finanziario). Raddoppio rispetto al 2016. Alla clientela riconosciuti 19 milioni di euro. Cessione del quinto e carte di credito e debito nel mirino dell’arbitro
Nel 2017 l’Arbitro Bancario Finanziario (Abf) ha ricevuto 30.644 ricorsi con aumento del 42% rispetto all’anno precedente. E il numero delle decisioni è quasi raddoppiato passando da 13.772 2016 a 23.968 dello scorso anno e nel 77% dei casi l’esito è stato sostanzialmente favorevole al ricorrente e sono stati riconosciuti alla clientela 19 milioni di euro. E’ quanto si legge nel relazione sull’attività dell’Arbitro Bancario Finanziario. “Nel 2017 i ricorsi ricevuti – riferisce la Relazione – sono aumentati del 42% e la media mensile è salita dal 1.804 a 2.554. Su tale andamento – spiega il documento – ha inciso il forte incremento dei ricorsi relativi ai finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio o della pensione, e più in generale quello dei ricorsi relativi al credito ai consumatori (complessivamente pari al 52 per cento) escludendo entrambe le fattispecie l’aumento è stato pari al 15 per cento. I ricorsi continuano a essere presentati prevalentemente da consumatori (97 per cento)”. “Rispetto al 2016 il numero delle decisioni è quasi raddoppiato (passando da 13.770 a 23.968). Nel 77 per cento dei casi l’esito è stato sostanzialmente favorevole al ricorrente”. Calabria, Campania e Sicilia sono le regioni nelle quali è stato presentato l maggior numero di ricorsi in rapporto alla popolazione residente mentre Sicilia, Campania, Lazio e Lombardia sono quelle dalle quali giunge il numero più significativo di istanze in valore assoluto. “L’aumento ha interessato principalmente i ricorsi presentati dai consumatori (saliti del 43 per cento), mentre quelli dei non consumatori, poco più di 1.000 nel 2017 sono cresciuti dell’8 per cento. La quota dei ricorsi dei consumatori è quindi salita al 97 per cento del totale”. “Tra i consumatori sono aumentati i ricorsi presentati sia dagli uomini sia dalle donne (41 e 46 per cento, rispettivamente)”.
E’ interessante notare che i ricorsi “riguardanti la cessione del quinto sono stati presentati per circa due terzi da uomini; cosi come quelli relativi al mutuo. Il bancomat e le carte di debito sono l’unica materia per la quale la metà delle istanze è stata presentata da donne. Riguardo agli intermediari, la relazione evidenzia che “nel 2017 sono cresciuti principalmente i ricorsi nei confronti di banche in forma di società per azioni (73 per cento). Una forte flessione ha invece interessato quelli verso le banche popolari (in parte dovuta alla trasformazione di alcune in società per azioni), passati dai 570 del 2016 ai 253 del 2017 (-52 per cento). I ricorsi nei confronti delle banche aventi forma di società per azioni continuano a costituire la quota prevalente di quelli presentati all’Abf (52 per cento; 43 nel 2016), il peso delle istanze contro banche estere e società finanziarie è diminuito (anche per effetto della conclusione del periodo transitorio degli elenchi, generale e speciale, degli intermediari finanziari). La quota di ricorsi contro Poste Italiane spa è rimasta invariata al 5 per cento”.
Fonte: AGI