(ANSA) – MILANO, 20 APR – Sono passati due anni da quando,
grazie all’accordo tra Heineken Italia e la Cooperativa
Birrificio Messina, è stata lanciata Birra Messina Cristalli di
Sale. Una scommessa che è risultata vincente e che, anche in un
momento di grande difficoltà dell’Horeca, causata dalla pandemia
ha permesso di raggiungere gli obiettivi di produzione
prefissati: la Cooperativa Birrificio Messina ha raggiunto la
massima capacità produttiva, ma ha anche investito sul
birrificio con molteplici ampliamenti strutturali arrivando ad
assumere 11 giovani isolani. Anche la distribuzione nazionale
del marchio Birra dello Stretto, prodotto dalla cooperativa,
anche attraverso i canali di Heineken Italia come previsto
dall’accordo, ha permesso di raggiungere volumi importanti, in
un momento in cui le birre artigianali hanno visto diminuire
notevolmente le vendite per la crisi dei consumi fuori casa.
“Il 2020 è stato un anno complesso ma al contempo importante
per noi, addirittura positivo per molti versi – ha affermato
Mimmo Sorrenti, Presidente della Cooperativa Birrificio Messina
-. Abbiamo messo in atto una serie di investimenti di grande
impatto per il nostro birrificio e per la nostra isola, rendendo
la nostra produzione più competitiva, facendo crescere noi e la
rete di famiglie e fornitori che ruota intorno alla nostra
realtà. Siamo riusciti a tenere duro e abbiamo potuto assumere
11 persone e fare investimenti determinanti per la nostra
competitività”. Tra questi c’è un impianto fotovoltaico della
potenza di 99,99 Kw che permette al birrificio di essere più
green e sostenibile. La storia della Cooperativa Birrificio
Messina parla di coraggio e tenacia imprenditoriale e i
protagonisti sono i 15 ex dipendenti che hanno lottato per
mantenere la produzione e portare lavoro in città. (ANSA).
Fonte Ansa.it