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Da un anno taglio stipendi, manifestano addetti ditta trasporti

(ANSA) – CHIETI, 31 OTT – A un anno dalla disdetta degli
accordi aziendali di secondo livello da parte dell’azienda, con
350 euro in meno in busta paga, oggi hanno manifestato davanti
alla sede de La Panoramica, a Chieti, 40 dei 70 lavoratori del
trasporto pubblico; in città sono comparsi manifesti ‘funebri’
per ricordare la ‘scomparsa’ del contratto aziendale.
    All’iniziativa, organizzata dall’Ugl, hanno aderito lavoratori
di Cgil, Cisl e Faisa, la vicinanza è arrivata anche
dall’arcivescovo di Chieti Vasto Bruno Forte e dagli studenti
dell’Istituto “Luigi di Savoia”.
    “Il 15 giugno 2020, in piena pandemia Covid-19 e con i
lavoratori costretti in cassa integrazione da marzo con stipendi
all’osso, fulmine a ciel sereno arriva una nota de La Panoramica
che preannuncia e disdice tutti gli accordi di secondo livello
aziendale a partire dal 31 ottobre 2020, circa 350 euro in meno
in busta paga per ogni lavoratore – spiega il segretario
provinciale Chieti Ugl Autoferro Fabrizio Mancini – Dal giorno
dopo e fino al 31 ottobre 2020 si sono susseguiti, senza
risultati, incontri fra sindacati e Azienda per cercare di
ripristinare in toto tali accordi. Si è arrivati a proporre
all’Azienda servizi aggiuntivi non remunerati, ma inclusi nel
pacchetto degli accordi disdetti ed eventualmente ripristinati.
    Nulla di fatto, l’Azienda rispondeva dicendo che la colpa era
della politica regionale che contribuiva con meno risorse
economiche”.
    “Ad oggi – dice Mancini – resta in piedi solo un’azione
portata avanti, a titolo personale, da tre lavoratori che hanno
fatto ricorso al giudice, con rito abbreviato, per il ripristino
totale degli accordi di secondo livello. Di questa brutta
vicenda ciò che resterà e non andrà mai via è il dramma di oltre
70 lavoratori e delle loro famiglie”.
    “Di fronte a tale situazione di forte disagio – scrive
l’arcivescovo Forte – auspico che sia promossa da parte delle
istituzioni di ogni livello, regionale, comunale e aziendale, la
ripresa di un dialogo fruttuoso con i dipendenti e le
organizzazioni sindacali al fine di ripristinare quanto previsto
dalla legge e richiesto dalla dignità di quanti lavorano,
contribuendo così a far ripartire il nostro Paese e la nostra
città”. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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