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Dagli archivi dell’ANSA del 31 agosto del 1997 giorno dell’incidente a Parigi in cui Diana perse la vita

MORTE DIANA: UNA ‘REGINA DEI CUORI’ CON FASCINO DA TOP MODEL

(ANSA) – LONDRA, 31 AGO – ”I lustrini salvano vite”. Questo slogan lanciato all’asta degli abiti di Diana lo scorso giugno a New York riflette la complessa immagine, un po’ dama di carita’ e un po’ top model, con cui la principessa si presentava ai concittadini e agli ammiratori del mondo intero perorando cause come la lotta all’Aids e all’uso delle mine in guerra. La ‘regina di cuori’, come Diana si era autodefinita, aveva un ”tocco magico” continua a ripetere chi le stava vicino ricordando l’immediata simpatia che riusciva a suscitare nei bambini e nei malati incontrati durante le visite fatte a nome degli enti benefici per i quali lavorava. ”Portava ogni volta un che di speciale” ha commentato il direttore della Croce rossa britannica Michael Whitlam secondo il quale, dopo averla incontrata, i malati ”si sentivano molto meglio”. A nome della Croce rossa Diana aveva anche fatto un viaggio in Angola per promuovere un bando internazionale contro le mine. L’iniziativa, non condivisa dal precedente governo conservatore, era stata elogiata anche dal quotidiano d’ispirazione repubblicana ‘Guardian’ che in un lungo editoriale aveva sottolineato come con il suo gesto la principessa, e lei sola, avesse potuto sensibilizzare l’opinione pubblica nazionale. 

31-AGO-97 20:52

MORTE DIANA: UNA ‘REGINA DEI CUORI’ CON FASCINO DA TOP MODEL (2)

(ANSA) – LONDRA, 31 AGO – Vestiva abiti firmati che non nascondeva di amare ma, dicono icommentatori, la gente la ricordera’ vicina ai lebbrosi di Madre Teresa o ai malati di Aids cui stringeva le mani. La principessa era nota anche come madrina di gruppi culturali e artistici, il piu’ noto essendo l’English National Ballet ma quel che piu’ conta rimane la sua immagine di regina di cuori. ”Diana ha mostrato che l’Aids non e’ una maledizione e che la compassione e’ la medicina migliore per chi ne soffre” ha commentato di recente Nick Partridge, direttore dell’ente Terrence Higgins Trust. La sua era la compassione di chi conosce il dolore, insistono i commentatori sottolineando che la principessa aveva prestato la sua opera non solo per i bambini negletti, i malati di cancro, di Aids o di lebbra ma era uscita anche allo scoperto facendo pubblica ammissione della bulimia di cui aveva sofferto per qualche anno dopo il matrimonio per incoraggiare a non disperare chi come lei e’ afflitto da questo disturbo. (ANSA).

31-AGO-97 20:52 

MORTE DIANA: L’ULTIMA INTERVISTA A ‘LE MONDE’ / ANNUNCIATO

(ANSA) – PARIGI, 31 AGO – ”La stampa inglese e’ feroce. Non ti perdona niente, ti perseguita per i tuoi sbagli. Stravolge qualsiasi intenzione, critica ogni gesto”. Questo sfogo di Diana, quasi un grido contro la sistematica violazione del suo privato, era stato raccolto in una lunga intervista da Annick Cojean di ‘Le Monde’. Il piu’ autorevole quotidiano di Francia aveva dedicato martedi’ scorso una intera pagina alla principessa che aveva accettato di commentare nella rubrica ‘Ritorno sulle immagini’, una sua foto con un bambino pachistano scattata nel 1996. ”Quel bimbo e’ morto. Quando l’ho stretto tra le mie braccia ho avuto il presentimento della sua fine imminente. Ricordo il suo viso, il suo dolore, la sua voce. Questa foto mi e’ molto cara”. Diana ha ricordato quella giornata trascorsa all’ospedale ‘Shaukat Khanum’ di Lahore, il maggior centro pakistano per lotta al cancro. Voleva passare qualche ora soprattutto con i tanti bambini ricoverati, incoraggiare il personale sanitario, assicurare un aiuto finanziario. ‘La mia visita era stata annunciata e c’era una certa effervescenza. Parlo con qualche piccolo paziente mentre si distribuiscono caramelle e va in scena uno spettacolo organizzato dai ragazzini ricoverati. Poi un bimbo mi fissa con occhi tristissimi e da quel momento non vedo che lui”. (SEGUE).

31-AGO-97 11:23 

MORTE DIANA: L’ULTIMA INTERVISTA A ‘LE MONDE’ / ANNUNCIATO (2)

(ANSA) – PARIGI, 31 AGO – ”Non so spiegarmi il perche’ – aveva detto la principessa a ‘Le Monde – ma io sentivo che sarebbe morto presto. ‘Posso prenderlo in braccio?’, avevo chiesto a sua madre. Lei aveva sorriso, radiosa. Ma il piccolo con una voce piena di ansia mi supplica: ‘La prego non si prenda gioco di me’. Come avrei mai potuto. Resto interdetta. La mamma gli spiega che noi stiamo solo parlando. Perche’ lui non vede. E cieco per un cancro che gli divora il cervello. Allora l’ho stretto forte tra le mie braccia. Ho saputo che era morto quando feci una seconda visita in quell’ospedale. Non lo dimentichero’ mai”. Nella stessa intervista, lady Diana non aveva nascosto la sua soddisfazione per la decisione del governo laburista di Tony Blair di battersi per l’interdizione  totale delle mine anti-uomo. ”Blair – aveva detto – fara’ un lavoro formidabile mentre il governo conservatore era disperante”. L’aggettivo ‘disperante’ riferito all’ex governo conservatore ha suscitato in Gran Bretagna vivacissime reazioni poiche’ e’ consuetudine che i componenti della famiglia reale non esprimano alcuna opinione politica”. (ANSA).

31-AGO-97 11:23 

MORTE DIANA: LO SCHIANTO DOPO FUGA DA PAPARAZZI / RIEPILOGO

(ANSA) – PARIGI, 31 AGO – La principessa del Galles, lady Diana, e’ morta verso le quattro del mattino a Parigi, per le conseguenze di un incidente stradale avvenuto tre ore prima nella capitale francese e nel quale e’ morto sul colpo il miliardario egiziano Dodi al Fayed. I due erano inseguiti da un gruppo di fotografi su motociclette e motorini. L’autista della coppia piu’ fotografata delle ultime settimane ha cercato di sfuggire all’inseguimento imboccando, con la potente Mercedes, una strada centrale di Parigi a 180 chilometri l’ora. Anche il conducente e’ morto nell’incidente, mentre e’ rimasta gravemente ferita una guardia del corpo che era nell’auto. Diana e’ stata curata immediatamente sul posto dai medici giunti a bordo di un’ambulanza. Era gravissima, la violenza dello scontro dell’auto contro uno dei piloni che separano la carreggiata sotto il tunnel del ponte dell’Alma aveva reso inutile anche la protezione degli ”airbag”. Trauma cranico, ferite ovunque, ma soprattutto una ”gravissima emorragia toracica”, che i medici dell’ospedale ‘La Pitie’-Salpetriere’ hanno cercato di bloccare operando, suturando e infine tentando per due ore un inutile massaggio cardiaco. Lady Diana e’ morta attorno alle quattro e a darne l’annuncio e’ stato un emozionatissimo ministro degli interni francese, Jean-Pierre Chevenement. Sette fotografi che davano la caccia a Lady Di e Dodi, sono stati fermati e sono interrogati. (SEGUE).

31-AGO-97 12:11 

MORTE DIANA: LO SCHIANTO DOPO FUGA DA PAPARAZZI / RIEPILOGO (2)

(ANSA) – PARIGI, 31 AGO – La coppia, che aveva trascorso gli ultimi giorni di vacanza in Sardegna – anche in quel caso giornate movimentate dai fotografi – era giunta ieri pomeriggio a Parigi, cercando di rimanere nascosta. Ma l’hotel Ritz, dove si erano fermati, non e’ propriamente il luogo piu’ discreto di Parigi e in pochi minuti la voce si e’ diffusa. Una vera e propria ressa si e’ scatenata verso le 18:30 sugli Champs- Elysees, dove Diana e Dodi erano andati a fare ”spese”. Dopo una cena al Ritz, i due hanno cercato di uscire alla chetichella con l’auto piu’ potente del parco vetture a disposizione, una Mercedes 600. Niente da fare, un nugolo di paparazzi si e’ messo sulle tracce della grossa auto, che ha tentato invano di seminarli. Diana e Dodi erano diretti all”’hotel particulier” del miliardario, nell’elegante 16/o arrondissement. Giunti sugli Champs-Elysees, hanno pensato che i veloci sottopassaggi del Lungosenna sarebbero stati di aiuto nella fuga. Ma l’autista ha accelerato troppo, perdendo poi il controllo del veicolo all’imboccatura del tunnel, che oltre alla discesa presenta una curva a sinistra. La Mercedes e’ rimasta totalmente distrutta nella parte anteriore, il radiatore e’ rientrato fino a meta’ dell’abitacolo. Nessuno dei paparazzi e’ rimasto ferito. Alcuni hanno scattato foto dopo l’incidente. La gente accorsa si e’ scagliata contro uno di loro, malmenandolo. (ANSA)

31-AGO-97 12:11 NNNN

MORTE DIANA: LA FUGA DAI FLASH EPPOI LA FINE / ANNUNCIATO

(DI TULLIO GIANNOTTI) 

(ANSA) – PARIGI, 31 AGO – Si e’ spenta una stella, ”la stella”, la donna piu’ fotografata, piu’ osservata, piu’ amata e odiata del mondo. Lady Diana – la madre del futuro re d’Inghilterra, sempre protagonista, spesso suo malgrado – e’ morta in una notte di fine agosto, accanto all’uomo che l’aveva fatta di nuovo innamorare. A svelare il mistero della sua morte sara’ un comprimario, una comparsa dimenticata nelle lunghe ore seguite all’incidente, in cui i mass-media dell’intero pianeta sono impazziti. Trevor Rees-Jones, la guardia del corpo di Diana, unico superstite del tragico schianto sotto il ponte dell’Alma, non e’ grave, parlera’, raccontera’ quella drammatica fuga all’ultimo respiro, in piena notte, nel centro di Parigi. ”Assassini, assassini”, gridavano la folla, i malati, i medici all’ospedale ”La Pitie’-Salpetriere”, dove Carlo d’Inghilterra, con il volto terreo, e’ giunto in serata per riportarsi in patria la donna che aveva sposato e che, comunque, non sarebbe mai diventata regina. Ce l’hanno tutti con i giornalisti, i fotografi, i ‘paparazzi’, messi all’indice dopo la prima ricostruzione dei fatti, tutta da confermare. Gli interrogativi sono tanti, uno fra tutti: perche’ si corre a 180 km all’ora nelle vie di una metropoli? A giustificare un’imprudenza del genere sono sufficienti alcuni ‘paparazzi’ in moto, o motorino? E perche’ un autista di professione si schianta senza ostacoli di rilievo sulla strada? (SEGUE).

31-AGO-97 20:03 NNNN

MORTE DIANA: LA FUGA DAI FLASH EPPOI LA FINE / ANNUNCIATO (2)

(ANSA) – PARIGI, 31 AGO – La mortale caccia per le vie di Parigi si e’ scatenata poco dopo mezzanotte. Lady Diana e Dodi al-Fayed, erano giunti a sorpresa nel pomeriggio di ieri a Parigi, dopo le movimentate vacanze italiane. I ‘paparazzi’, gli eterni cacciatori di immagini di Diana, erano gia’ stati messi in allerta dagli onnipotenti informatori. Sapevano che il jet con i due innamorati era atterrato e che la coppia avrebbe sostato al Ritz, grande albergo di place Vendome di proprieta’ di Mohamed al-Fayed, padre di Dodi. In prima serata, verso le 20:00, prove generali della nottata: Diana e Dodi si avventurano addirittura sugli Champs-Elysees, terreno minato per loro. Quattro automobili non bastano a scortarli, a fatica la coppia riesce a guadagnare di nuovo il Ritz, dove si ferma a cena. A mezzanotte si decide la sortita, per far rotta verso lidi piu’ tranquilli, l”’hotel particulier” del miliardario egiziano, nell’elegante 16/o arrondissement. Dai garage del Ritz rombano i motori della piu’ potente fra le auto della scuderia di Dodi, una Mercedes 600. Una schiera di limousine esce, come una cortina fumogena, per ingannare i fotografi, poi scatta la Mercedes, con una sgommata che vuole essere dissuasiva nei confronti dei ‘paparazzi’, alcuni dei quali demordono rinfoderando i teleobiettivi. I piu’ coriacei saltano su moto e motorini, qualcuno in automobile, con meno speranze. (SEGUE).

31-AGO-97 20:03 NNNN

MORTE DIANA: LA FUGA DAI FLASH EPPOI LA FINE / ANNUNCIATO (3)

(ANSA) – PARIGI, 31 AGO – Sulla Mercedes, oltre a Diana e Dodi, ci sono Henri Paul, autista quarantenne di Lorient, in Bretagna, impiegato del Ritz, e la guardia del corpo della principessa. L’auto parte in direzione della Concorde, con il nugolo di paparazzi su due ruote alle calcagna. Imbocca gli Champs-Elysees, dove ogni tentativo di seminarli e’ vano. Al ”rond-point”, la prima rotatoria, svolta a sinistra, sul Lungosenna, traffico. Niente semafori, un sottopassaggio dietro l’altro. La Mercedes sprigiona tutta la sua potenza, fino a 160-180 chilometri l’ora, ma le moto non cedono. Ventisette minuti dopo la mezzanotte, una telefonata ai servizi di soccorso avverte che c’e’ un’auto schiantata contro un pilone del sottopassaggio in corrispondenza del ponte dell’Alma, fra il Trocadero e la Torre Eiffel. La scena che si presenta ai soccorritori e’ quella di un’auto con la parte anteriore contorta, avvitata, polverizzata. Il radiatore e’ rientrato nell’abitacolo ed incastra i due passeggeri davanti, il clackson continua a suonare, gli ”airbag” penzolano svuotati di gas, schiantati anch’essi dall’urto tremendo. Dodi e l’autista sono morti, Diana ha un trauma cranico, sanguina da una gamba, il torace schiacciato le comprime il respiro. Per mezz’ora si cerca di rianimarla sul posto, poi viene trasferita all’ospedale della Salpetriere. Intanto, la polizia, ferma sette fotografi, sei francesi e un macedone e li interroga. (SEGUE).

MORTE DIANA: LA FUGA DAI FLASH EPPOI LA FINE / ANNUNCIATO (4)

(ANSA) – PARIGI, 31 AGO – I chirurghi tentano un intervento disperato, aprono il torace, cercano di tamponare l’emorragia polmonare. Poi i disperati massaggi cardiaci, e alle 04:00 del mattino il ministro degli interni, Jean-Pierre Chevenement, commosso, annuncia che la principessa del Galles e’ morta. Il mondo pare non credere alla notizia, Parigi si risveglia sotto un sole estivo che sembra un incubo. Gli uomini della Brigata criminale torchiano i ‘paparazzi’, ma nulla trapela. Voci insistenti parlano di uno o piu’ fotografi appostati all’altezza del tunnel, che con un flash potrebbero aver abbagliato l’esperto autista. La rabbia si riversa sui paparazzi, per i quali vengono da ogni parte chiesti limiti e punizioni esemplari. Uno di loro sembra che abbia scattato fotografie dei cadaveri incastrati fra le lamiere, e che alcuni passanti, scandalizzati, lo abbiano malmenato. Proprio questa circostanza, raccontata da diversi testimoni, potrebbe far scattare l’accusa di omissione di soccorso, che automaticamente porterebbe a qualche incriminazione. Il padre di Dodi, Mohamed, subito accorso a Parigi, ha gia’ annunciato di volersi costituire parte civile contro i paparazzi inseguitori. Ma le foto sembrano gia’ pronte, a prezzi da capogiro. In serata, le spoglie di lady Diana lasciano Parigi. La sua guardia del corpo, e’ rimasta al ‘Salpetriere’, e non e’ grave. Forse la chiave di tutto si chiama Trevor Rees-Jones. (ANSA).

31-AGO-97 20:14

MORTE DIANA: LA FAVOLA TRISTE DI UNA PRINCIPESSA / ANN.

(DI PIER ANTONIO LACQUA) 

(ANSA) – LONDRA, 31 AGO – La principessa Diana ha affascinato il Regno Unito e mezzo mondo ma non quello che doveva essere il suo principe azzurro e cioe’ Carlo. Era gia’ infranta, prima del suo tragico epilogo di oggi in un sottopassagio di Parigi, la bella favola della principessa triste che a dispetto di fama, fascino e ricchezza insegue invano un po’ di felicita’. ”Non se ne andra’ via quietamente”, aveva detto durante una clamorosa intervista-confessione alla BBC nel novembre del ’95 parlando di se’ in terza persona, con toni piuttosto minacciosi nei confronti del principe Carlo che a suo giudizio non e’ per nulla adatto al trono. A meno di due anni da quelle parole, senza realizzare l’ambizione segreta di spingere l’ex-marito a passare lo scettro direttamente al loro primogenito William, Diana se ne e’ invece andata e in un modo che ha lasciato sgomento e che l’aveva elevata ad una delle piu’ vistose, gradevoli e controverse icone del momento. La ”donna piu’ fotografata del pianeta” divenne un’immediata celebrita’ internazionale nel febbraio del 1981 quando si fidanzo’ con l’erede al trono di San Giacomo. Aveva appena diciannove anni, dodici meno di Carlo, essendo nata il 1 luglio 1961. Era ancora una crisalide, con qualche adolescenziale chilo di troppo in viso e sul corpo. (SEGUE).

31-AGO-97 16:13 

MORTE DIANA: LA FAVOLA TRISTE DI UNA PRINCIPESSA / ANN. (2)

(ANSA) – LONDRA, 31 AGO – Non particolarmente allegra l’infanzia che si lasciava alle spalle: a sei anni la mamma Francis era fuggita da casa. Aveva piantato prole e marito per un altro, lasciando di stucco la buona societa’. Diana era cresciuta solitaria con il padre (il conte Spencer), due sorelle e un fratello in un antico palazzo dell’Inghilterra orientale, Park House, che si trova dentro il perimetro della residenza reale di Sandringham. Dopo aver finito a fatica le scuole con pagelle poco brillanti e aver ”perfezionato” la scarsa educazione in un collegio svizzero, conobbe Carlo quando a Londra faceva la debuttante di sangue blu prestandosi come bambinaia per ricchi amici e lavorando da maestra d’asilo nel quartiere di Pimlico. Il primogenito di Elisabetta, la storia ormai e’ arcinota, la illuse: mentre la corteggiava continuava in effetti a nutrire un insoffocabile amore per Camilla con cui aveva avuto un flirt, che pero’ davanti ai suoi tentennamenti aveva sposato l’ufficiale rubacuori Andrew Parker Bowles. Sembra che il ‘padre padrone’ Filippo e la stessa Camilla spinsero Carlo nelle braccia di Diana Spencer. La futura lady Di sembrava avere tutte le carte in regola: proveniva da una delle piu’ aristocratiche famiglie del regno e – condizione altrettanto essenziale – ”non aveva un passato”. Era cioe’ vergine. (SEGUE).

31-AGO-97 15:40 

MORTE DIANA: LA FAVOLA TRISTE DI UNA PRINCIPESSA / ANN. (3)

(ANSA) – LONDRA, 31 AGO – Il goffo Carlo e la timidissima Diana, nei panni della bella Cenerentola, si sposarono lo stesso anno del fidanzamento (il 29 luglio) con una fastosissima cerimonia nella cattedrale di St. Paul, davanti ad una platea di oltre 600 milioni di telespettatori. Con il fascino da supermodella, le acconciature sempre nuove e le lunghe gambe affusolate la nuova principessa del Galles apparve all’inizio la figura ideale per garantire per almeno altri cinquant’anni un solido futuro alla monarchia britannica un po’ stantia, ma dietro le quinte il ”matrimonio del secolo” ando’ quasi subito a pezzi: Diana – depressa da due gravidanze – scopri’ che Carlo era ancora stracotto di Camilla, Carlo con altrettanto raccapriccio che Diana non era adatta alla pompa e alla rigida e spesso vacua formalita’ di corte. Una coppia peggio assortita e’ quasi inimmaginabile, con lei sprizzante di vita e amante della musica pop e lui gia’ vecchio e annoiato a meta’ dei suoi 30 anni e con un debole per i grandi compositori classici. A dispetto della nascita di due figli, William e Harry, la bella favola della principessa divenne un incubo gia’ nel 1984 quando Diana incomincio’ a soffrire di bulimia. Davanti alla crisi di Diana – che tento’ persino alcuni suicidi, una volta tagliandosi i polsi con un rasoio – tutta la famiglia reale rimase come impietrita, non sapendo bene che cosa fare. (SEGUE).

31-AGO-97 15:40 

MORTE DIANA: LA FAVOLA TRISTE DI UNA PRINCIPESSA / ANN. (4)

(ANSA) – LONDRA, 31 AGO – La rottura divenne irreparabile nel dicembre 1992, quando l’allora primo ministro John Major annuncio’ ai Comuni la separazione dei principi di Galles tra i quali si accese una forte e sorda competizione per accaparrarsi i consensi e le simpatie della gente. La regina chiamo’ il 1992 ”annus orribilis” e si capisce: quello fu l’anno in cui il giornalista Andrew Morton rivelo’ al mondo in un best-seller l’infelicissima storia del matrimonio tra Diana e Carlo dalla parte di lei, quello fu l’anno in cui Diana fu intercettata mentre amoreggiava sul telefonino con uno spasimante (James Gilbey) che la chiamava con tenerezza ”squidgy” e il testo della conversazione fini’ sui tabloid incrinando in molti sudditi di Sua Maesta’ la fiducia nell’istituto monarchico. Nella corsa all’affetto popolare Diana vinse alla grande su Carlo, sebbene non le abbiano di certo giovato una serie di amori uno piu’ sfortunato dell’altro. Cocente fu ai suoi occhi soprattutto il ”tradimento” del maggiore James Hewitt che ha spiattellato tutta la storia della loro torrida e breve passione in un libro-scandalo. Negli ultimi anni, pur apparendo spesso triste e depressa, unica consolazione molte ore di intensa ginnastica nell’esclusivo ‘Harbour Club’ di Londra, Diana aveva recuperato dentro di se’ le forze per riprendersi. (SEGUE).

31-AGO-97 15:40 

MORTE DIANA: LA FAVOLA TRISTE DI UNA PRINCIPESSA / ANN. (5)

(ANSA) – LONDRA, 31 AGO – Aveva superato il tunnel della bulimia e si era progressivamente impegnata in cause di grande importanza, dalla lotta contro l’Aids ad una campagna per la totale messa al bando delle mine. Con Carlo, da cui aveva divorziato giusto un anno fa, la principessa aveva saputo trovare ultimamente un ‘modus vivendi’ soprattutto per il bene dei figli. Con la regina Elisabetta, che ha preso le parti del figlio preoccupandosi per l’ingombrante popolarita’ della nuora irrequieta, il gelo e’ invece rimasto fino alla fine. Implacabile anche il rancore del principe Filippo. La sovrana ha chiuso un occhio per le esternazioni televisive di Carlo, ma non le ha mai perdonato di aver lavato in piazza i panni sporchi dei Windsor con l’intervista del ’95 alla BBC nel corso della quale ammise anche di aver fatto le corna al marito con il maggiore James Hewitt. Commentando la storia del suo matrimonio andato a male, raccontato minuto per minuto dai media piu’ ficcanaso come una telenovela infinita, Carlo disse due anni fa: ”Ha tutti gli ingredienti di una tragedia greca”. La morte di Diana, ad appena 36 anni, quando forse stava agguantando a fianco di Dodi al Fayed uno scampolo di felicita’ finora mancato, gli da’ almeno in parte ragione. (ANSA).

31-AGO-97 15:40 

MORTE DIANA: IL FILM DELL’ ULTIMA TRAGICA NOTTE

(ANSA) – PARIGI, 31 AGO – E’ da poco trascorsa la mezzanotte quando scatta la corsa mortale tra la potente Mercedes nera con a bordo la principessa Diana e Dodi Al-Fayed e un gruppo di fotografi in motocicletta. Da quando sono arrivati a Parigi, ieri nel primo pomeriggio, i ‘paparazzi, non hanno dato un attimo di tregua a lady Diana e al suo compagno. Verso le 17.30 la coppia piu’ famosa del mondo viene ‘scoperta’ a place Vendome, all’ingresso dell’Hotel Ritz, uno dei piu’ celebri alberghi del mondo, di proprieta’ del padre di Dodi, Mohamed Al-Fayed. I fotografi avevano saputo che un aereo privato della famiglia Al-Fayed proveniente dall’Italia era atterrato un’ora prima all’ereoporto di Bourget, nei pressi di Parigi, e si erano messi a caccia di una ‘preda’ che ormai, se si ha fortuna, puo’ valere un mare di soldi. Il primo inseguimento avviene sabato, verso le 20, quando Diana, sempre a bordo di una Mercedes (non quella coinvolta piu’ tardi nell’incidente mortale), si reca a fare degli acquisti agli Champs-Elysees. In qualche modo i ‘paparazzi’ vengono seminati e la principessa e il finanziere egiziano riescono a raggiungere il Ritz dove decidono di cenare e di passare la serata. (SEGUE).

31-AGO-97 16:53

MORTE DIANA: IL FILM DELL’ ULTIMA TRAGICA NOTTE (2)

(ANSA) – PARIGI, 31 AGO – I fotogrammi del film scivolano veloci verso un tragico ‘the end’ a partire dalla mezzanotte. Per allonanarsi dal Ritz e sfuggire all’assedio viene scelta una macchina piu’ potente, una Mercedes 600, che si dirige a forte velocita’ verso il 16/mo ‘arrondissemen’t dove Dodi possiede uno splendido ‘hotel-particulier’. Ma alcuni paparazzi ‘irriducibili’ non mollano, altri invece preferiscono rinunciare. Nessuno dei fotografi si era comunque fatto ingannare dalle grosse auto ‘civetta’, con i vetri opachi, che avevano lasciato il Ritz poco prima che la coppia uscisse dall’albergo. Mezz’ora dopo, sotto il tunnel del ponte dell’Alma, la tragedia. (ANSA).

Fonte Ansa.it

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