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Dalla terra di Dracula alle nostre tavole: sono i porcini. … Sfruttando i minori

Il 95 per cento dei funghi nel nostro Paese arrivano dalla Romania e Cina. Nel Paese europeo la raccolta funghi viene effettuata anche da bambini, in pieno sfruttamento. Da 2 euro al chilo in Romania i porcini arrivano in Italia a 20 euro al chilo

Si chiama Andrei ed ha solo dieci anni. Assieme alla sorella Ligia e ai genitori Monica e Marcel si alzano alle 5 del mattino per addentrarsi nel bosco a caccia di funghi. Porcini per intendersi. Che poi arriveranno nelle nostre tavole. Ma Andrei e  Ligia cercano non cercano i funghi in Trentino o nel Bellunese. Precisamente nei Carpazi ad 85 chilometri da Cluj, nel Nord della Romania. Per essere più precisi va sottolineato che il 95 per cento dei funghi che mangiamo viene dall’estero, soprattutto Romania e Cina. Un chilo di fungi raccolti in Romania è pagato due euro in media. Dopo diversi passaggi, in Italia al consumatore lo stesso prodotto arriva a costare 20-35 euro al chilo. Questi bambini, per lo più Rom, si dedicano alla raccolta funghi da maggio a settembre e l’anno scorso hanno incassato durante l’intera stagione la “bellezza” di 500 euro. Meno regole, manodopera a basso costo e pochi controlli. Ogni porcino prima di essere messo in vendita in Italia deve essere controllato e sulle cassette va indicato il Paese di provenienza. Per il secco invece l’obbligo non c’è. Dalla Romania l’anno scorso sono arrivati circa due milioni di chili di funghi. (Da Corsera)

Foto sotto: raccolta funghi in Romania (cacciaeavventura.com) 

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