(ANSA) – MILANO, 08 APR – “Purtroppo sono 17 anni che io vivo
con il rimorso di non aver agito d’impulso, anche se sarei
andato nell’errore. Quel giorno non me la sentii. In questi
giorni sul web sono stato attaccato da molte persone per questa
cosa. Tutti dicono che avrei dovuto prenderla e portarla via,
che io essendo una guardia giurata avrei potuto farlo. Si
sbagliano di grosso. Non potevo fare niente”. Lo ha affermato,
in una intervista ad Iceberg in onda questa sera su
Telelombardia, Felice Grieco, la guardia giurata che il 18
ottobre 2004 vide “una bambina somigliante a Denise Pipitone in
compagnia di un gruppo di rom” e chiamò la polizia.
“Quella mattina verso le 12 il direttore della banca mi
invitò ad allontanare un ragazzino che disturbava. Appena girato
l’angolo mi trovai davanti un’altra bambina che colpì subito la
mia attenzione, assomigliava molto a Denise Pipitone”, ha detto
Grieco. La piccola scomparve il 1° settembre 2004 a Mazara del
Vallo (Trapani).
“Per me era proprio lei. Chiamai prima mia moglie, subito dopo
la polizia – ha spiegato – chiesi di poter intervenire con una
scusa, ma mi fu detto di aspettare il loro intervento. Feci
anche il famoso video, mi dissi che almeno così avevano una
faccia da riconoscere, da controllare. Per trattenere il gruppo
di rom chiesi alla bimba se volesse mangiare qualcosa, mi
rispose: una pizza. La polizia arrivò molto tardi, quella
mattina ci fu un omicidio al Niguarda. Il gruppo con la bambina
si allontanò. La bambina parlava perfettamente italiano”. “Tempo
dopo – ha concluso Grieco – incontrai a Milano Piera Maggio (la
madre, ndr), proprio sul luogo della mia segnalazione. Si
arrabbiò molto con me. La capisco”. (ANSA).
Fonte Ansa.it