Lo riferisce la Fp-Cida (Federazione Nazionale dei dirigenti e delle alte professionalità della Funzione Pubblica), al termine dell’incontro tra il ministro e le sigle del pubblico impiego.
Il ministro al Lavoro e allo Sviluppo economico Luigi Di Maio ha annunciato ai sindacati nuove assunzioni per circa 200 unità al Ministero dello Sviluppo Economico, di cui il 10% dirigenti. Lo riferisce la Fp Cida (Federazione Nazionale dei dirigenti e delle alte professionalità della Funzione Pubblica), al termine dell’incontro tra il ministro e le sigle del pubblico impiego. Di Maio – spiega la Cida in una nota – ha illustrato le sue prossime iniziative: piano generale del personale; messa a norma delle sedi, digitalizzazione e sburocratizzazione; lotta agli sprechi. Inoltre, per rendere più omogenea e sinergica l’azione dei due ministeri, l’istituzione delle figure di un segretario generale e di un vicesegretario unici per i ministeri del Lavoro e dello Sviluppo. Inoltre, Di Maio ha assicurato che saranno calendarizzati incontri ogni 4 mesi e verrà aperto un tavolo di confronto permanente fra i sindacati e il capo della segreteria del ministro.
“Abbiamo chiesto al ministro – ha spiegato Giorgio Rembado, presidente di Fp-Cida, che ha partecipato all’incontro – di caratterizzare questa nuova stagione contrattuale con un’iniziativa dalla forte connotazione politica: inserire nella prossima legge finanziaria le risorse necessarie al rinnovo dei contratti del pubblico impiego, per il triennio 2019-2021. Abbiamo apprezzato l’avvio del dialogo con il ministro, che nella sua veste di vicepremier è punto di riferimento per l’impulso politico del governo. Siamo partiti con il piede giusto”. “Infine, abbiamo annunciato a Di Maio che Cida, in quanto Confederazione rappresentativa dei diritti e degli interessi dei dirigenti italiani, pubblici e privati, invierà quanto prima una richiesta formale per un incontro sul tema della previdenza. Un incontro che, nelle nostre intenzioni, servirà a fare chiarezza su un argomento che è stato travisato o, peggio, strumentalizzato con il rischio di danneggiare un’intera categoria professionale e di deteriorare il clima sociale del nostro Paese”.
Fonte: AGI