(ANSA) – REGGIO CALABRIA, 07 OTT – Dichiaravano di essere in “missione esterna” per conto dell’Aterp, l’Azienda territoriale
edilizia residenziale pubblica di cui erano dipendenti; in
realtà quella sarebbe stata una scusa per “allontanarsi
arbitrariamente per diverse ore al giorno dal proprio ufficio”.
Un avviso di conclusione indagini, con l’accusa di truffa
aggravata, è stato notificato stamattina dalla Guardia di
finanza di Reggio Calabria a 23 dipendenti dell’ente.
L’operazione denominata “Senza tempo” è stata coordinata dal
procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri,
dall’aggiunto Gerardo Dominijanni e dal pm Andrea Sodani.
Le indagini, svolte dai finanzieri della compagnia “Pronto
impiego” del comando provinciale, si riferiscono al 2016 e hanno
consentito di smascherare la truffa. In finanzieri, durante 45
giorni di riprese video hanno raccolto oltre 1.200 ore di
registrazioni e attraverso servizi di osservazione, pedinamento
e controllo degli impiegati dell’Aterp indagati perché
attestavano falsamente la propria presenza sul luogo di lavoro.
Secondo gli inquirenti si trattava di “un malcostume che per i
suoi caratteri di pervasività e diffusione nel contesto
amministrativo dell’ente, non poteva che realizzarsi e perdurare
nel tempo, al solo fine di perseguire personali benefici, in un
clima di cronico disinteresse per le funzioni pubbliche svolte”.
Attraverso tali stratagemmi, ciascun dipendente poteva
rimodulare la propria giornata lavorativa assentandosi
liberamente e a propria discrezione, per poter così fruire di
lunghe pause caffè nei diversi bar della città o per dedicarsi
ai propri passatempi. (ANSA).
Fonte Ansa.it