(ANSA) – TERNI, 01 OTT – “La Cassazione conferma la bontà
della decisione del tribunale del Riesame di Perugia. Sulla
vicenda della scomparsa di Barbara Corvi sono assolutamente
aperte altre alternative, in particolare che la donna si sia
allontanata volontariamente, ipotesi altrettanto plausibile
accanto a quella dell’omicidio”: a dirlo è l’avvocato Cristiano
Conte, uno dei difensori di Roberto Lo Giudice, accusato
dell’omicidio volontario della moglie Barbara Corvi, scomparsa
da Amelia il 27 ottobre del 2009 e della quale non si hanno più
notizie. I legali ora si aspettano l’archiviazione
dell’inchiesta.
Commentando la decisione della Cassazione di respingere il
ricorso, presentato dalla procura di Terni, contro
l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere
per l’uomo deciso ad aprile dai giudici perugini, l’avvocato
Conte invita a “non dimenticare che il tribunale di Perugia pone
anche dei dubbi, degli elementi di sospetto, rispetto ad altre
situazioni e comportamenti altrettanto anomali”.
Si dice “molto contento” della decisione della Cassazione,
sulla quale era già “fiducioso” in virtù “della robustezza
argomentativa dell’ordinanza del Riesame di Perugia”, anche
l’altro legale di Lo Giudice, l’avvocato Giorgio Colangeli.
“Leggeremo le motivazioni, che arriveranno tra un paio di mesi,
ma mi sembra che la posizione della procura si sia ulteriormente
indebolita” spiega ancora. Il legale ha parlato con Lo Giudice.
“Anche lui aveva fiducia nella decisione dei giudici e rimane
sereno- conclude -, come è sempre stato”. (ANSA).
Fonte Ansa.it