avvocatoinprimafila il metodo apf

Donna uccisa e cadavere scomparso, condannato compagno

(ANSA) – PALERMO, 25 MAR – La Corte d’Assise di Trapani,
presieduta da Enzo Agate (a latere Franco Messina), ha
condannato all’ergastolo il salemitano Vincenzo Caradonna, 48
anni, accusato dell’omicidio della compagna Angela Stefani, il
cui cadavere non fu ritrovato, avvenuto nel gennaio 2019 a
Salemi. La Corte ha accolto la richiesta del pubblico ministero
Antonella Trainito, escludendo che Caradonna fosse meritevole
della concessione di alcuna attenuante, nonché ritenendo che
l’imputato fosse capace di intendere e di volere.
    Le indagini sono state condotte dai carabinieri della
Compagnia di Mazara del Vallo e coordinate dal Procuratore capo
di Marsala Vincenzo Pantaleo. Secondo gli inquirenti (che si
sono avvalsi anche dei colleghi del Ris di Messina) Caradonna,
secondo la sentenza, uccise barbaramente la sua convivente tra
le mura domestiche. Nella fase delle indagini, le analisi dei
Ris sulla scena del crimine in relazione agli schizzi di sangue
provocati dal movimento dell’arma del delitto, avevano stabilito
che l’autore dei colpi inferti ad Angela Stefani non potesse che
avere utilizzato la mano sinistra.
    Caradonna è stato, inoltre, condannato per il delitto di
soppressione di cadavere del corpo di Angela Stefani. Le vane
ricerche della donna hanno seguito un binario parallelo rispetto
alle indagini di polizia che hanno evidenziato come il
Caradonna, subito dopo l’omicidio della compagna avesse tentato
di allontanare i sospetti da sè, anche inquinando la scena del
crimine. L’abitazione infatti è stata oggetto di sopralluogo
minuzioso del Ris di Messina che, oltre ad evidenti tracce del
delitto, ha rilevato anche una consistente e grossolana attività
di ripulitura di altre copiose tracce di sangue. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

Exit mobile version