La casta rimane casta, anche quando non fa più parte della maggioranza.
Da www.newsbiella.it
Stupefatto e sdegnato, ha scritto una lettera infuocata al servizio clienti di Alitalia. Duilio Paolino, noto imprenditore piemontese, era sul volo AZ1391 che nel tardo pomeriggio del 16 settembre, decollando dall’aeroporto “Colombo” di Genova, si dirigeva verso Fiumicino. Lo stesso airbus sul quale viaggiava l’onorevole Laura Boldrini, che quel giorno rientrava nella capitale da Savona, dove in tribunale si era tenuta la prima udienza del processo che la vede opposta al sindaco di Pontinvrea, Matteo Camiciottoli, chiamato a rispondere di diffamazione per un post scritto su Facebook.
La vicenda è snocciolata dallo stesso Paolino, che, dopo essere tornato nel Cuneese dove ha sede la sua “Cosmo” (azienda specializzata in macchinari per l’agricoltura), ha messo nero su bianco il suo racconto per informare l’ufficio relazioni con il pubblico di Alitalia.
“Avevo prenotato il volo 1391 e avevo effettuato regolare pagamento upgrade con scelta del posto – riporta l’imprenditore – Al momento della registrazione mi viene comunicato che sono stato spostato al 20C senza che nessuno faccia riferimento al fatto che io avevo pagato 15 euro proprio per quello spazio; ma mi è stata data la motivazione secondo la quale una persona portatrice di handicap avrebbe dovuto avere quel posto. Non ho fatto alcuna obiezione e non ho nemmeno pensato a chiedere il rimborso”.
Salendo a bordo, però, Paolino si accorge che il sedile che aveva scelto al momento della prenotazione non è stato attribuito ad un viaggiatore con disabilità.
“Con grande stupore e arrabbiatura, ho constatato che il mio posto era stato assegnato ad un politico e ai suoi accompagnatori – puntualizza l’imprenditore – Non contesto il fatto che mi sia stata raccontata una bugia, ma è stato fuori luogo il modo e il comportamento adoperati dalla compagnia di fronte a clienti come il sottoscritto che paga regolarmente il biglietto e in viaggio per lavoro”.
L’imprenditore tira in ballo Alitalia, per la giustificazione che la compagnia di bandiera avrebbe accampato: la presenza di un portatore di handicap, poi rivelatasi non corretta. L’ex presidente della Camera, ignara delle decisioni della società aerea, si è limitata ad occupare il posto assegnatole. Ne è scaturita una discussione a bordo (con intervento della scorta che accompagnava la parlamentare) e l’imprenditore piemontese non ha potuto far altro, per principio, che protestare e addurre le proprie motivazioni; una volta tornato a casa ha scritto alla compagnia, chiosando: “Certe persone dovrebbero sedersi in quei posti dove siedono tutti, forse per cominciare a girare quel film ‘Ritorno alla normalità’…”.