del Dott. Emanuele Attardi
L’art. 112 della Costituzione recita: “Il pubblico ministero ha l’obbligo di esercitare l’azione penale”.
L’obbligatorietà dell’azione penale implica che il PM è tenuto a mettere in moto l’attività di indagine ogni volta, in qualsiasi modo, venga a conoscenza di una notizia di reato.
Questa obbligatorietà, ovviamente non significa che il PM, ogni volta che viene a conoscenza di una notizia di reato, deve obbligatoriamente aprire un processo penale perché l’obbligatorietà dell’azione penale può anche essere seguita dalla richiesta di archiviazione sulla quale deve comunque pronunciarsi il Giudice per le Indagini Preliminari anche nel corso della possibile udienza scaturente dalla opposizione all’archiviazione.
L’obbligatorietà dell’esercizio dell’azione penale, sancita dalla presente norma, rappresenta, quindi, il principio che concorre a delineare l’indipendenza del Pubblico Ministero nell’esercizio delle proprie funzioni, oltre all’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge.
Se l’indipendenza del PM, e quindi della Magistratura, nonostante le avverse vicende giudiziarie in corso sul caso “Palamara”, appare delineata quella dell’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge sembra apparire poco percettibile soprattutto in questo particolare momento storico dove le vicende Covid hanno causato morti compromettendo la quotidianità della vita, della salute e del lavoro.
Stiamo assistendo un dibattito da parte della comunità scientifica e di tanti suoi rappresentanti assolutamente controverso sulla questione “Vaccini, Terapie Ospedaliere e/o Domiciliari, Vigile Attesa, Green Pass, Immunità di Gregge, e così via, accompagnato da una certa comunicazione fondamentalmente “allarmista” e improntata alla strategia del “terrore” che si rivolge all’opinione pubblica in modo terribile, come fosse assoggettata, così come a volte notoriamente appare, a certi possibili poteri che vogliono tutto questo, nascondendo la verità che sembra finora non conoscersi, a partire dalle cause che hanno prodotto questa pandemia, di come si è diffusa e quali le sue origini, non fosse altro per conoscere il problema, senza il quale non si comprende la soluzione che ci è stata imposta con il programma globale dei vaccini, nonostante una parte della comunità scientifica sia in disaccordo sulla soluzione vaccinale verso la quale appare evidente e sotto gli occhi di tutti quali possibili interessi economici e di potere possono sottendere questa vicenda se non si sgombera il campo da dubbi, incertezze e ombrosità.
Addirittura sembra che alcuni “scienziati” abbiano pure ammesso che nel calcolo dei morti per covid siano stati ricompresi quelli deceduti per infarto, che alcune terapie, fuori dai vaccini, che di fatto sembra hanno salvato vite umane, non sono state affatto ne riconosciute e ne applicate ma, anzi, derise e trascurate come quella ad esempio del dott. De Donno, anch’egli isolato e morto suicida lo scorso 27 luglio ”.
In tutto questo contesto cosa dire sulle sconcertanti vicende delle mascherine, delle siringhe e quant’altro ancora.
Senza ulteriormente riferire vicende rinvenibili anche dai fatti di cronaca, da tanti articoli giornalistici, da interviste e programmi televisivi dove si contrappongono nel dialogo, No Vax , Pro Vax, taluni Politici, taluni Medici, taluni Scienziati, e tanto altro ancora, emergono circostanze che, proprio nel rispetto dell’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, contengono affermazioni, testimonianze, accadimenti, episodi ma soprattutto contraddizioni ed illogiche condotte, forse illecite, rinvenibili di pubblico dominio, che legittimerebbero, indubbiamente, la Magistratura Inquirente a mettere in moto l’attività di indagine, su tanti fronti di questa vicenda, senza che ci sia bisogno che qualcuno denunci, ma solamente nell’esercizio delle proprie funzioni per tutti i fatti di cui si è pienamente a conoscenza proprio dagli avvenimenti di cronaca, dai tanti articoli giornalistici, dalle interviste e programmi televisivi dove, quotidianamente, ormai da quasi due anni, si contrappongono nel dialogo, No Vax , Pro Vax , taluni Politici, taluni Medici, taluni Scienziati e tutto questo non per aprire processi penali ma perché le circostanze sono tali da far apparire tutto ciò, quanto meno, “un atto dovuto” alla stessa stregua, ad esempio, di quanto avviene in tanti altri casi che riguardano “cittadini comuni”.
Tutto questo, ovviamente, perché l’obbligatorietà dell’esercizio dell’azione penale, sancita dall’art. 112 della Costituzione, concorre a delineare anche l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, ed in un momento come questo, dove ad esempio anche il P.M. dott. Catello Maresca riferisce “Siamo al punto più basso nella storia della magistratura ….. Spero che la magistratura superi al più presto questa crisi di credibilità senza precedenti” – (fonte: Il Giornale.it ) si rende necessario detto esercizio per sgombrare dubbi su possibili ed eventuali aspetti e circostanze di illegalità, di ingiustizia e di bugie che appaiono percepirsi sulle vicende Covid nel nostro paese e ristabilire, in questo modo quel senso di fiducia verso la Legalità, la Giustizia e la Verità anche verso le Istituzioni che l’opinione pubblica sente e percepisce fortemente minato anche dalle tante contraddizioni che pongono un possibile quadro indiziario che, sotto gli occhi di tutti, fa percepire la sussistenza di possibili interessi economici e di potere sottesi a questa “Pandemia”, con tutti i protagonisti responsabili che la Magistratura Inquirente riterrà tali.
Dott. Emanuele Attardi