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Dpcm: Asmel contro Anci, giusto responsabilizzare sindaci

(ANSA) – NAPOLI, 20 OTT – Asmel bacchetta Anci in relazione
ai compiti assegnati ai sindaci nell’ultimo Dpcm; secondo
Giovanni Caggiano, presidente dell’Associazione per la
sussidiarietà e la modernizzazione degli enti locali, che
raccoglie più di tremila Comuni in tutta Italia, “è pienamente
condivisibile la dichiarazione rilasciata dal sottosegretario
all’Interno, Achille Variati, secondo cui non si potevano
apportare limiti ai locali di tutte le città, ma era necessario
intervenire sui luoghi della movida in modo chirurgico, attività
che spetta ai sindaci, che conoscono meglio di tutti il proprio
territorio e le esigenze dei concittadini”.
    Secondo l’Asmel “la polemica sollevata dall’Anci è dunque
inutile e del tutto fuori luogo”. “Ogni Comune – aggiunge
Francesco Pinto, segretario generale dell’Associazione – ha la
propria realtà e le proprie specificità, ed è il sindaco e solo
il sindaco che conosce le peculiarità territoriali, che parla
con i cittadini, che può valutare i rischi di un luogo e come
risolverli, perché è lui a calpestare per primo la strada, prima
di ogni altra autorità”. “I sindaci – conclude Pinto – sono i
primi ad assumersi tali responsabilità, pur sempre meglio che
inseguire ordinanze regionali, talvolta ‘muscolari’ e insensate
come quella che ha imposto la chiusura a tappeto di tutte le
scuole in Campania, salvo poi riaprire quelle dell’infanzia con
Anci sempre pronta a fare da sgabello”. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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