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Dpcm: tensioni a Palermo, Genova, Verona. Viminale: per gli scontri nessuna regia unica

Tensione in corso Vittorio Emanuele, a Palermo, durante la manifestazione organizzata dai commercianti, iniziata alle 18. Dopo un po’ alcuni appartenenti ai centri sociali hanno lanciato petardi e bottiglie di vetro contro le forze dell’ordine in tenuta antisommossa, che hanno reagito con una carica. Un petardo ha colpito un operatore di Mediaset, che è stato soccorso da un’ambulanza e sta ricevendo le prime cure. La polizia ha inseguito i manifestanti dei centri sociali lungo corso Vittorio Emanuele (dove sono stati divelti cestini, fioriere e panchine), prima che si disperdessero nei vicoli del centro storico.

Scontri  nel centro di Verona tra le forze dell’ordine e dimostranti di estrema destra, con lanci di petardi verso gli agenti che hanno risposto con lacrimogeni, durante un corteo di protesta contro il Governo e le misure anti-Covid. I dimostranti, dopo un corteo nei pressi dell’Arena, si sono diretti in Piazza delle Erbe, dove sono iniziati i momenti di tensione e il lancio di oggetti e petardi contro gli agenti, in assetto anti-sommossa.

Lancio di bottiglie, scoppio di petardi, accensione di fumogeni, cariche di alleggerimento da parte delle forze dell’ordine: disordini e tensione nella centrale piazza De Ferrari a Genova. In piazza era stata organizzata una manifestazione per protestare contro l’ultimo Dpcm che ordina la chiusura di attività come palestre piscine, cinema e teatri e lo stop dell’attività di bar e ristoranti alle 18. Circa 500 tra commercianti, studenti, partite iva, ma anche esponenti della destra genovese e dei centri sociali, si sono radunati davanti al palazzo della Regione e la tensione è salita quanto sono arrivati gli ultras di Sampdoria e Genoa. Non ci sono stati danneggiamenti. La piazza era presidiata dalle forze dell’ordine.

Gli scontri di piazza di questi giorni contro il Dpcm adottato dal governo non hanno una regia unica, ma sono comunque riconducibili ad antagonisti di destra e di sinistra, ultras e elementi legati alla criminalità. E’ quanto emerso oggi nel comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza presieduto dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, e al quale hanno partecipato il viceministro Matteo Mauri, i vertici delle forze di polizia e degli organismi di informazione di sicurezza ed il sottocapo di Stato maggiore della Difesa.

“L’epidemia sta assumendo una valenza totalizzante con riflessi inevitabili anche sul profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, durante un’informativa al Senato sugli scontri degli ultimi giorni.

    “Siamo consapevoli delle difficoltà che le misure emergenziali, sia governative che delle regioni, hanno determinato per gli italiani, soprattutto per alcune categorie – aggiunge -. Il governo è in costante ascolto delle voci di disagio”.

“Accanto alle civili proteste dei cittadini, abbiamo assistito a inqualificabili episodi di violenza e guerriglia urbana. Si è trattato di episodi che hanno trovato soltanto occasionale pretesto nel malcontento. Tutti gli episodi hanno visto all’opera soggetti che nulla hanno a che fare con le categorie interessate dalle misure del governo”, ha aggiunto Lamorgese. 

Fonte Ansa.it

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