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E resta un mistero di Stato anche la strage di Bologna del 1980. Un pensiero alle vittime

Ancora alla ricerca di una verità: “quanti patti occulti ci hanno nascosto per falsificare la storia?” chiede dal palco il presidente dell’Associazione Vittime 2 agosto. La prima cosa da fare è desecretare tutti gli atti

Il bilancio fu di 85 morti e 200 feriti.Tutto quello che non è segreto istruttorio andrebbe subito reso pubblico: in Italia ci sono molti operatori dell’informazione, associazioni o semplici cittadini che potrebbero agevolare la ricerca di tante verità. Ma ci sono resistenze e depistaggi, da sempre.

Paolo Bolognesi, presidente dell’Associazione Vittime 2 agosto ha voluto ricordare nel suo intervento quanto scritto sul messaggio per il 38° anniversario della strage di Bologna “mafia e terrorismo, una trattativa e tanti depistaggi: mai più trattative sulla verità”. 

“L’unica promessa che vi faccio è che io come terza carica dello Stato ci sono al 100% e su queste questioni, come la ricerca della verità, che è la mia ricerca della verità come Stato, non arretrerò mai di un passo”: lo ha assicurato il presidente della Camera, Roberto Fico, dal palco della stazione di Bologna per il 38esimo anniversario della strage del 2 agosto. “A settembre vorrei organizzare con l’Associazione dei familiari delle vittime – ha annunciato Fico – una riunione operativa alla Camera dei deputati per comprendere, in questa nuova fase, come muoverci nel modo migliore. Una cosa che annuncio da qui perché ci vogliono risposte su tutto. Inizieremo di nuovo alla Camera dei deputati a settembre con tutti voi. La promessa che mi sento di farvi – ha concluso il presidente della Camera – è che ci sarò fino in fondo”.

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