Sarebbero soltanto un’anticipazione rispetto al nuovo libro di Gianluigi Nuzzi (anch’egli collaboratore de “La Verità”), una “bomba” con fonti di primo piano su quel che avviene tra le Sacre Mura…
Quello che in molti sospettavano ora è diventato realtà: una parte di alte gerarchie della Chiesa ha dichiarato guerra a Papa Francesco.
Con un durissimo intervento su “La Verità”, monsignor Carlo Maria Viganò, ex-nunzio apostolico negli Usa, ha chiesto pubblicamente le dimissioni di Papa Bergoglio. Per il monsignore, il Papa sarebbe colpevole di aver coperto gli abusi sessuali commessi su minori dall’ex arcivescovo emerito di Washington Theodore McCarrick. Viganò sembra sicuro di quanto afferma perché fu proprio lui a denunciare al Papa le malefatte di McCarrick pochi mesi dopo la sua elezione.
Parole terribili quelle di Viganò che rischiano di trascinare la Chiesa in una crisi profonda proprio in contemporanea col viaggio in Irlanda dove Papa Bergoglio ha chiesto ufficialmente perdono alle vittime della pedofilia.
La simultaneità non è certo casuale ma anzi studiata. Proprio mentre il Papa cerca un dialogo con un paese lacerato dagli scandali commessi dagli uomini della Chiesa, all’interno della Chiesa stessa uno dei suoi esponenti, Viganò, invoca le dimissioni del Papa.
Monsignor Viganò, però, non gioca la sua partita da solo, ma fa parte di una ricca squadra di cardinali e teologi che si sta organizzando da tempo per defenestrare Papa Francesco.
Non è certo un caso se la maggior parte di articoli anti-Bergoglio vengano pubblicati, da alcuni mesi, su “La Verità”, quotidiano dove collaborano, guarda che combinazione, Enrico Gotti Tedeschi, ex presidente dello IOR, e Gianluigi Nuzzi, il popolare giornalista autore di libri di successo sugli scandali vaticani. E proprio Nuzzi dovrebbe pubblicare, secondo i beni informati, un nuovo libro con scottanti novità che avrebbe come obiettivo proprio Papa Francesco e i crimini commessi contro i bambini da esponenti della Chiesa e dalla Chiesa coperti.
La lettera di Viganò, quindi, sarebbe solo un antipasto del ricco pasto che Nuzzi sarebbe pronto a servire in tavola grazie alla sua fitta rete di confidenti tra cardinali e altre cariche vaticane.
Prima di lanciarsi in facili giudizi, però, sarebbe doveroso analizzare anche le figure degli accusatori, non certo quella di Nuzzi che fa benissimo il suo mestiere, quanto piuttosto quella di Viganò che è sicuramente mosso, nelle sue accuse, da una smodata sete di vendetta (fu allontanato da Papa Francesco) sentimento non proprio consono ad un uomo di Chiesa.