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Esposizione ad amianto e uranio impoverito, strage di militari italiani: “si stimano 5000 decessi”

Il presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto lancia l’allarme: militari esposti ad agenti cancerogeni e carenti di prestazioni previdenziali. L’appello arriva a pochi giorni dal suicidio del caporalmaggiore Luigi Sorrentino, malato di leucemia

Il Presidente dell’ONA (Osservatorio Nazionale Amianto), Ezio Bonanni, attraverso una missiva inviata al sottosegretario alla Difesa, Angelo Tofalo, lancia un monito sulla “necessaria e non più rinviabile presa d’atto dell’urgenza di affrontare e risolvere la problematica della salubrità dell’ambiente di servizio del personale civile e militare del Ministero della Difesa e dei corpi militari dello Stato” con la richiesta dell’equiparazione delle vittime a quelle del terrorismo. L’appello, nel quale viene reiterata la richiesta di audizione presso il Ministero della Difesa, arriva dopo il drammatico episodio del suicidio di Luigi Sorrentino, quarant’anni e molte missioni all’estero compiute fino a quando, nel maggio 2015, non gli era stata diagnosticata una leucemia linfoblatica per l’esposizione all’uranio impoverito. Il caporalmaggiore aveva raccontato la sua malattia e la sua voglia di tornare al lavoro e l’impedimento del suo reintegro che lo aveva costretto ad avviare una causa di servizio e che, pochi giorni fa, per l’amarezza, si è impiccato nel suo appartamento a Torino.

 “L’ONA ha censito che, nel personale civile e militare delle Forze Armate e del comparto sicurezza, la sola esposizione ad amianto ha provocato circa 1.000 casi” e che “si stimano in circa 5.000 i decessi nelle Forze Armate – ha sottolineato Bonanni, che da anni, attraverso l’associazione, fornisce assistenza medica e legale gratuita alle vittime del dovere.  Negli archivi del ReNaM (Registro Nazionale Mesoteliomi) dell’Inail ha precisato – sono stati identificati 830 casi di mesotelioma maligno con esposizione che si è insinuata persino nel domicilio dei militari, coinvolgendo i loro congiunti”.

L’amianto è solo uno dei tanti agenti patogeni e cancerogeni cui sono stati esposti e, in alcuni casi, sono ancora esposti, coloro che sono alle dipendenze del Ministero della Difesa. E’ grave ed allarmante la situazione per coloro che sono stati impiegati in missioni all’estero, in particolare in Kosovo e in Afghanistan, per l’utilizzo di proiettili all’uranio impoverito che hanno provocato esposizioni a nanoparticelle, polveri sottili, metalli pesanti, etc.” – ha aggiunto il Presidente ONA. Inoltre – denuncia – si assiste ad una situazione assai paradossale di ritardo nell’erogazione delle prestazioni previdenziali (equo indennizzo, riconoscimento di vittima del dovere con equiparazione alle vittime del terrorismo, etc.), se non addirittura di rigetto di queste richieste e, in alcuni casi, con il militare in stato di totale indigenza e per di più di totale e assoluto isolamento, come ha dimostrato il caso del suicidio del Caporalmaggiore Luigi Sorrentino”.

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