(ANSA) – CATANIA, 21 FEB – L’Etna è tornato a dare
spettacolo, per alcune ore, ma questa volta alzando il suo ‘sipario’ poco prima della mezzanotte con una fontana di lava
pulsante e un trabocco lavico dal cratere di Sud-Est. E’ stata
una fase in crescita di energia fino al suo completo
esaurimento, seguito e monitorato dall’Istituto nazionale di
geofisica e vulcanologia-Osservatorio etneo di Catania. Circa
un’ora dopo l’inizio del nuovo fenomeno sul cratere di Sud-Est
si sono attivate altre bocche, in direzione della “bocca della
sella”. Successivamente l’attività si è ulteriormente
intensificata, generando getti di lava alti 800-1.000 metri.
Poco dopo ha avuto inizio un trabocco lavico dalla “bocca della
sella” alimentando un flusso lavico diretto verso sud-ovest. Una
colonna eruttiva si è alzata verso il cielo per diversi
chilometri sopra la cima dell’Etna. Alle prime fasi dello ‘spettacolo’, come testimoniato da scatti fotografici postati
dell’Ingv-Oe sulla pagina Facebook INGVvulcani, ha ‘assistito’
dall’alto una luna che ‘tramontava’. Spettacolo che dopo
l’ennesima violenta e spettacolare fase parossistica si è
concluso intorno alle 2, cessando completamente 20 minuti dopo.
Le colate di lava hanno continuato lentamente ad avanzare, i
fronti del ‘braccio’ più lungo sono nella desertica Valle del
Bove, a circa 3.5-4 chilometri di distanza dalla bocca e ad una
quota compresa fra 1.700 e 1.800 metri sul livello del mare. Il
flusso lavico diretto verso sud-ovest ha percorso solo poche
centinaia di metri. L’ampiezza media del tremore vulcanico col
cessare del parossismo ha subìto una repentina e drastica
diminuzione dei suoi valori ed ha raggiunto il livello medio,
con la tendenza a diminuire ulteriormente. (ANSA).
Fonte Ansa.it