Foto: Filippo Monteforte / AFP
Emanuela Orlandi
Su Emanuela Orlandi “si è detto di tutto e di più. Manca solo una storia sui marziani…”. Così l’avvocato Laura Sgrò, legale della famiglia Orlandi, contattata dall’AGI. Un’istanza è stata presentata al segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, per avere informazioni su una tomba del cimitero teutonico all’interno della Città del Vaticano. “Il desiderio di chiarezza” della famiglia Orlandi è più che legittimo, “è giusto fare delle verifiche. La famiglia aspetta da 36 anni delle risposte e lo Stato gliele deve dare. Occorre togliere i coni d’ombra”.
Alla tomba del cimitero teutonico si è arrivati “dopo una segnalazione anonima dell’estate scorsa – racconta Sgrò – Subito ci siamo mossi e abbiamo constatato che quotidianamente su quella lapide vengono deposti fiori e accesi lumini in segno di pietà nei confronti di Emanuela Orlandi. Possibile che una tomba del 1857 sia oggi meta di devozione?”. Ecco perchè nell’istanza si reputa “opportuna una ricerca negli archivi di ogni documento relativo a tale loculo per individuare chi vi risulti essere stato sepolto. In ogni caso si chiede l’apertura della tomba” per fugare ogni dubbio sulla vicenda.
“Posso confermare che la lettera della famiglia di Emanuela Orlandi è stata ricevuta dal Cardinale Pietro Parolin e che verranno ora studiate le richieste rivolte nella lettera” ha affermato il direttore “ad interim” della Sala Stampa della Santa Sede, Alessandro Gisotti, rispondendo alle domande dei giornalisti.
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