“Le aziende sono alquanto preoccupate per il mancato allineamento tra utilizzo della cassa integrazione e blocco licenziamenti, misure già inserite nel decreto legge Cura Italia dello scorso 17 marzo e ora ricalibrate dal Dl Rilancio che introduce un meccanismo di proroga selettiva della Cig, incrementando di ulteriori cinque settimane i trattamenti di integrazione salariale speciale ma, al contempo, procrastinando al 17 agosto il blocco dei licenziamenti per motivi economici,
individuali e collettivi”.
Lo afferma il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, sollecitato in proposito da imprenditori del territorio che, spiega, “soprattutto se titolari di piccole e micro imprese rischiano di trovarsi nelle condizioni di non potersi permettere uno o più stipendi per lavoratori dipendenti che, tra il 23 febbraio e il 31 agosto, sono coperti dagli ammortizzatori sociali per un massimo di 14 settimane su 27 totali, ponendo così in serio dubbio la sostenibilità delle rispettive attività”.
“Serve garantire la copertura totale del periodo – sostiene Zanin – per scongiurare probabili chiusure e conseguente perdita importante di posti di lavoro. Se alcuni settori possono addirittura avere tratto maggiore profitto dal Covid Time, la
maggior parte dell’economia locale è a un bivio forse decisivo: rilanciare o abbassare la serranda definitivamente”.