(ANSA) – VENTIMIGLIA, 14 GIU – “Ciao figlio mio, spero di
rivederti al più presto t.v.b. kri” (6 maggio); “Bene abbiamo
preso una strada senza via di uscita” (31 maggio); “Pensa bene,
che anche quando dormi io sono lì vicino, figurati quando sei
con l’amante, non c’è posto che puoi nasconderti” (2 giugno).
Sono soltanto alcuni dei messaggi che ha scritto sul proprio
profilo Facebook nelle ultime settimane Antonio Vicari, l’uomo
di 64 anni che ieri ha ucciso a Ventimiglia a colpi di arma da
fuoco l’ex compagna Sharon Micheletti di 30 anni. Sul social in
passato aveva postato anche due foto che lo ritraggono in una in
posa mente imbraccia un fucile mitragliatore e nell’altra mentre
prende la mira con una pistola in pugno. Da tempo l’uomo
perseguitava la donna, che nel marzo scorso aveva presentato una
denuncia per minacce nei suoi confronti. Vicari, tra l’altro,
era anche finito in carcere per una serie di molestie nei
confronti della ex moglie e poco dopo essere uscito dal carcere
aveva iniziato a molestare anche Sharon.
Il primo messaggio, che sembra quasi essere un annuncio, è
riferito al figlio Cristian, morto a 17 anni, nel 2001, dopo
essere caduto da un dirupo ad Airole, mentre si trovava con
degli amici.
Ieri l’epilogo. Antonio è seduto in un bar in via Tenda,
quando una Citroen condotta da un amico di Sharon e con la
trentenne seduta sul lato passeggero, si accosta al marciapiede.
L’uomo scende dall’auto ed entra nel bar Azzurro per acquistare
un pacchetto di sigarette. A quel punto Antonio si avvicina
all’auto e dal finestrino del lato guida esplode più colpi,
parrebbe tre, contro la donna, che viene ferita mortalmente alla
testa. Si reca poi nel vicino bar, dov’era entrato l’uomo in
compagnia di Sharon, ma trovando la porta chiusa dalla titolare,
desiste, si allontana e nel vicino greto del fiume si uccide.
(ANSA).
Fonte Ansa.it