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FINANZIARIA: PULLARA, LA SICILIA HA BISOGNO DI UN “PIANO SHOCK” CHE ASSICURI I PAGAMENTI E TUTELI GLI INVESTIMENTI

“E’ una Finanziaria d’emergenza ma che per noi deve essere un momento di rilancio economico. Bisogna assumere un impegno nei confronti del mondo imprenditoriale liquidando le fatture entro quindici giorni. Questo è il punto nodale dell’intervento nel vertice di maggioranza di pochi giorni fa dell’on. Saverio Romano, che ha chiesto al presidente Musumeci di farne una battaglia di vero
ammodernamento della burocrazia, snellendola e velocizzandone l’azione. La Sicilia vanta un record negativo dove talune imprese attendono anche dieci anni per vedersi pagate le forniture piuttosto
che i lavori eseguiti, pertanto un nuovo modo di amministrare che dia certezza sui pagamenti da parte della pubblica amministrazione e che al contempo evada il pregresso è linfa vitale per l’economia – afferma l’on. Carmelo Pullara, presidente del gruppo parlamentare Popolari e Autonomisti Idea Sicilia all’Assemblea regionale siciliana – .

Occorre inoltre – continua Pullara – puntare su una industrializzazione leggera con il rilancio del settore tessile per essere autosufficienti nella produzione di DPI e di fondi per le imprese che si sono o vorranno convertirsi per produrre dispositivi. Questi sono i nostri capisaldi di questa legge
finanziaria che, insieme alla valorizzazione delle start up made in Sicily per la messa in produzione dei loro brevetti innovativi, possono dare un nuovo volto all’economia locale.

Non si può, poi, non dare piena attuazione alla premialità per gli operatori sanitari delle aziende sanitarie e del 118 che in questi mesi hanno assunto la veste di “Eroi” per essersi spesso immolati
per fronteggiare la pandemia Covid-19, ed allora reputiamo irrinunciabile questa misura che tra l’altro è stata adottata da quasi tutte le regioni italiane.

Stessa discorso vale per i fondi per i consorzi di agricoltori per la realizzazione delle condotte irrigue, perché l’approvvigionamento idrico non sia più un lusso o un miraggio, per finire con l’impiego
dei 100 milioni previsti per gli immobili regionali che devono essere destinati alle scuole per un piano straordinario di ammodernamento e perché vi siano sanificatori d’ambiente in ogni classe.
Punti chiave, quelli elencati, per una ripartenza che metta in sicurezza anche eventuali ritorni pandemici e che ci trovi preparati ma soprattutto autonomi. La Sicilia necessita, infatti, proprio di un
“Piano shock” che da un lato assicuri i pagamenti e dall’altro il riconoscimento degli investimenti”, conclude Pullara.

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